Mancano poche ore al ritorno in classe dopo le festività natalizie. Non sono mancati in questi giorni gli appelli per un cambio di strategia, per un sostanziale rinvio delle lezioni in presenza, a causa dell’aumento vertiginoso dei contagi. Si è sviluppata una sorta di battaglia a distanza, “un muro contro muro in cui le Regioni – afferma il governatore della Puglia, Michele Emiliano – hanno chiesto invano a palazzo Chigi uno slittamento”. Ma il ministro Bianchi, col sostegno del governo tutto, va avanti e ha incontrato i sindacati per illustrare le nuove misure emanate dal Consiglio dei Ministri: un confronto però che a detta delle organizzazioni di categoria non ha sciolto i nodi.
Rientro a scuola, le nuove regole:
SCUOLA DELL’INFANZIA (3-6 ANNI):
La quarantena scatta al primo caso di positività in classe e ha una durata di 10 giorni
ELEMENTARI E PRIMA MEDIA (6-11 ANNI)
In presenza di un caso di positività nella classe si applica la sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare da svolgersi al momento della conoscenza del caso di positività e da ripetersi dopo 5 giorni. Se i positivi risultano due scatta la DAD per 10 giorni.
MEDIE E SUPERIORI (12-19 ANNI)
Con un positivo è prevista l’autosorveglianza per tutta la classe e l’uso delle mascherine Ffp2. Con 2 casi scatta una distinzione: per chi non ha il booster si applica la Dad per 10 giorni, per gli alunni che abbiano concluso il ciclo vaccinale o che siano guariti da meno di 120 giorni proseguiranno le lezioni in presenza con l’autosorveglianza. Con 3 positivi tutta la classe va in DAD
Non è consentito accedere o permanere nei locali della scuola ai soggetti con sintomatologia respiratoria o temperatura corporea superiore a 37,5°.
L’appello del Sindaco di Ugento
“La salute e la sicurezza dei nostri bambini sono la mia priorità”, afferma il primo cittadino Salvatore Chiga. “Come Sindaco continuerò a fare il massimo per garantire il ritorno e la permanenza tra i banchi in serenità. Le preoccupazioni, lo so, sono tante, ma dobbiamo attenerci alle indicazioni che il Ministero dell’Istruzione ha emanato e siamo invitati a leggerle e a rispettarle. Nel frattempo proseguiremo con il monitoraggio costante dei contagi, ma questo è un lavoro di squadra che riguarda tutti. Oltre al rispetto delle norme emanate dal Ministero, vi esorto alla somministrazione del vaccino. Il vaccino, al momento, resta l’unico strumento per scongiurare la crescita e la diffusione del virus. È importante il rispetto delle norme che abbiamo imparato in questi due anni di pandemia: distanziamento, lavaggio delle mani, gel disinfettante e uso della mascherina Ffp2. Evitiamo un altro lockdown, non possiamo permetterci di ritornare indietro, ai tempi della zona rossa e dell’intero Paese paralizzato: ne stiamo ancora pagando le conseguenze soprattutto sotto il profilo economico. A tutti gli studenti – conclude Chiga – auguro un sereno ritorno a scuola, confidando nel senso di responsabilità dei genitori che sapranno, con l’aiuto dei docenti, formare i ragazzi per una convivenza in sicurezza in classe”.
Studenti da Gemini a Ugento
Dopo la chiusura per lavori della scuola media di via Monteverde di Gemini, gli studenti sono stati trasferiti per il tempo necessario al primo piano della scuola elementare “Aldo Moro” di Ugento. Il Comune ha messo a disposizione dei ragazzi il servizio di trasposto pubblico che sarà effettuato, a partire già da domani, 10 gennaio, dalla Global Service e avrà due fermate pubbliche: Zona Fitness e Piazza Regina Elena.
Si precisa che eventuali comunicazioni relative alla gestione della pandemia all’interno delle scuole e possibili chiusure e attivazioni della Dad, saranno effettuate dai dirigenti scolastici. Si fa appello alla responsabilità di tutti per evitare allarmismi e diffusione di fake news tramite social e gruppi whatsapp.
Le parole del Governatore Emiliano suo ritorno il classe
“Le vostre preoccupazioni sulla riapertura della scuola sono anche le mie e quelle dei presidenti delle regioni italiane”, ha affermato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Le Regioni hanno, invano, richiesto un posticipo della riapertura per avere il tempo di completare le vaccinazioni degli studenti e in particolare quelle dei più piccoli, ma il Governo sul punto è stato irremovibile”.
Emiliano non può intervenire con un’ordinanza regionale, come fatto in passato vincendo anche dinanzi al Tar dopo il ricorso presentato da alcuni comitati di genitori, perché lo scorso 6 agosto è stato emanato il Decreto legge n. 111, (poi convertito in Legge con modificazioni) che consente ai Presidenti delle Regioni di derogare alle disposizioni nazionali solo quando una regione si trova in “zona rossa”. La Puglia in questo momento si trova in “zona bianca”, ha un tasso di incidenza dei contagi e delle ospedalizzazioni inferiore alla media nazionale e percentuali di vaccinazione sopra la media. Quindi non ci sono i presupposti giuridici.
“Quello che sicuramente possiamo fare – afferma Emiliano – è spingere al massimo sulle vaccinazioni. La Puglia è di gran lunga la prima regione italiana ad aver protetto i bambini con la migliore copertura vaccinale, ma ciononostante abbiamo raggiunto al momento solo il 25,2% del target”.
Il Miur ha inviato una nota in cui vengono sintetizzate le principali indicazioni in caso di positività e in particolare viene precisato che, per quanto riguarda medie e superiori con due positivi in classe, i requisiti per frequentare in presenza “dovranno essere dimostrati dall’alunno, durante il regime di autosorveglianza”. Una sorta di sdoganamento del green pass a scuola. La norma infatti autorizza “le scuole a prendere visione della situazione vaccinale degli studenti, senza che ciò comporti una violazione della privacy”.
Sulla questione interviene anche Roberto Calienno, segretario della Cisl Scuola Puglia: “Noi siamo per la scuola in presenza e in sicurezza, ma in questo memento è chiaro che non ci sono le condizioni. Ritardare ha un senso soltanto se si passa dalle parole ai fatti: soltanto se il tracciamento e lo screening avvengono in maniera continuativa, soltanto se la campagna vaccinale è in grado di fornire delle risposte immediate, concrete dal punto di vista quantitativo nel giro di 15-20 giorni”. L’incontro che i sindacati ha avuto nelle scorse ore con il Ministero dell’Istruzione è stato riaggiornato al prossimo 11 gennaio per approfondire temi importanti quali: quarantene, organico Covid, sostituzione dei docenti assenti”. “È fin troppo evidente – sottolinea la Cisl Scuola – che, inopportunamente, questi provvedimenti vengono emanati, ancora una volta, alla vigilia della ripresa delle attività scolastiche. Troppe incongruenze e un disagio che ricade sui dirigenti scolastici che sono costretti ad assumersi la responsabilità del controllo di una sorta di green pass per i ragazzi che devono avere accesso a scuola: non c’è l’obbligo vaccinale ma al tempo stesso ci dev’essere il controllo sul possesso o meno del green pass. Viene reintrodotto il rispetto della distanza interpersonale di 2 metri, per esempio negli orari di mensa, senza considerare che le scuole, molto spesso, non hanno gli spazi mensa adeguati per il rispetto di tale distanza”.