di Sefora Cucci
Ho appuntamento in un edificio nel centro storico di Ugento.
Entro. Mi sembra di essere in una bottega: sette donne, volontarie della Proloco Ugento e Marine, sono a lavoro per realizzare un’opera d’arte tessile giunta ormai al terzo anno nella sua edizione.
Tutti i pomeriggi da metà febbraio, le volontarie sono all’opera per realizzare questo tappeto decorativo in occasione della prossima celebrazione del Corpus Domini il 2 giugno.
Il tema del 2024 è la “Creazione” e quelle mani (foto nella copertina dell’articolo), memori del celebre affresco michelangiolesco, rafforzano il messaggio che si dispiega sull’opera realizzata.
I soggetti ricamati sono stati realizzati sui cartoni preparatori degli artisti che, hanno coadiuvato la realizzazione di questa -è il caso di dirlo- monumentale opera tessile. Conta circa 20 metri di lunghezza.
Kilometri di filo e ore spese a ricamare, come i grani di un rosario che via via vengono consumati durante la recitazione di una preghiera.
Impegni d’altri tempi, mi verrebbe da dire.
Ma, guardando al risultato materiale e ideale che questo progetto esprime, mi dico che val la pena diffondere tali iniziative e certi impegni comunitari, perché forse – e lo dico augurandolo alla mia Comunità- sarà ciò che ci salverà.
E allora: il 2 giugno in piazza San Vincenzo, andate ad ammirare non solo un’opera d’arte tessile ma un messaggio di pace che parte da quella “bottega” nel centro storico di Ugento, dove sette donne e due artisti, hanno generato un’azione comunitaria di bellezza.