Votato all’unanimità il secondo punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 29 novembre scorso, che vedeva una mozione presentata dal Consigliere Ezio Garzia, Capo Gruppo del Gruppo ‘Costruiamo Insieme’, e su richiesta di adesione della Provincia di Lecce, avente oggetto: “No a progetto parco eolico nel canale d’Otranto e nel mare del Salento“.
A relazionare è stato il Consigliere Garzia: “Un vero e proprio attentato alle nostre bellezze naturali, al nostro Salento e, oltretutto, non risponde alle nostre esigenze perché si tratta di multinazionali che fanno i propri interessi“.
Dello stesso parere la collega Laura De Nuzzo, che ha precisato: “Non diciamo ‘no’ all’energia pulita, ma diciamo ‘no’ alle multinazionali che per meri scopi speculativi si celano dietro l’energia pulita per speculazioni economiche. L’alternativa sarebbe quella di favore i privati e non le multinazionali. Ove pensassimo di mettere dei pannelli fotovoltaici su ciascuna abitazione, su un condominio, una pala eolica per ogni comune dove insistono delle zone industriali, certamente avremo un impatto ambientale che è sicuramente minore, ma soprattutto daremmo più possibilità ai privati cittadini di arricchirsi. Non possiamo sottacere quando queste 90 pale eoliche galleggianti nel mare tra Otranto, Santa Cesarea Terme e Castro, impediranno di guardare le montagne dell’Albania. Non solo andrebbero ad influire sulla navigazione, ma anche sui fondali marini, causando danni anche sul turismo. Dobbiamo andare verso l’energia pulita, ma che non sia un modo come un altro per far arricchire le multinazionali”.
Anche il Consigliere Vincenzo Scorrano ha voluto esprimere il pensiero del Gruppo Consigliare ‘Cittadini Protagonisti’.
“Il problema non riguarda solo i Comuni interessati dal progetto di Odra Energia, ma ricade sostanzialmente su tutto il territorio Salentino, ricade sulla terra che dobbiamo essere pronti a difendere, sulla terra dove abbiamo avuto la fortuna di nascere, sulla principale fonte della nostra economia! Il fallimento del principio di partecipazione, il fallimento del confronto, il fallimento dell’inclusione dei territori, è questo che potrebbe diventare il Nuovo Parco Eolico di Castro. Ad essere interessato ad oggi, perché si parla solo del primo di circa 10 progetti che interesseranno le coste Pugliesi, uno dei tratti più identitari e caratteristici della costa orientale salentina che si affaccia sul Canale D’Otranto.
Una scelta come quella della realizzazione di un enorme parco eolico, non può essere imposta, ma richiedere una valutazione da parte di tutti gli attori in gioco, e non può ridursi ai soli adempimenti normativi!
Immaginate di percorre quel tratto di litoranea, in una tranquilla domenica mattina, e non poter più godere della luce del sole che si riflette tra le onde, bensì, della vista all’orizzonte, a 9km dalla costa più precisamente, di una distesa di pale bianche che all’unisono danzeranno insieme agli antichi venti millenari.
I grandi impianti offshore hanno impatti che non possono essere in nessun modo ritenuti trascurabili sulle comunità costieri.
Un territorio che può vivere sostanzialmente di risorse naturali e archeologiche, che vive di turismo, che da diversi anni a questa parte ha riscoperto e valorizzato il suo paesaggio, può accettare di perdere ciò che lo contraddistingue, solo per favorire interessi PRIVATI?
Fino a che punto si potrà dipendere dalle logiche dell’economia e della tecnologia? Fino a che punto potremo continuare a distruggere la bellezza?
Nessuno di noi si dichiara contrario alla transizione ecologica, che non può trasformarsi nel cavallo di Troia per alterare il nostro paesaggio. L’urgenza delle sfide climatiche deve fare i conti con la necessita di riallineamento tra comunità, e questo non può escludere la centralità dei Comuni e degli Enti territoriali.
Nessuno di noi è contrario alle fonti di energia rinnovabile, ma occorre sempre chiedersi: a che prezzo?
La Regione Puglia da circa 10 anni si trova al primo posto per la produzione di energia da fonti rinnovabili in Italia, nel 2020 ha prodotto il 34% della propria energia da fonti rinnovabili, facendo fronte a circa 1/4 della produzione di energia eolica generata nel Paese. Oggi la Puglia produce più energia di quanta ne consuma, quindi riesce difficile capire le ragioni di questo accanimento nei confronti di un territorio, il Salento, che dovrebbe concentrare le proprie forze nelle dinamiche del mercato turistico, nella salvaguardia e nella valorizzazione della nostra cultura, dove molto ancora si dovrà fare anche in termini di ricaduta occupazionale.
Perché scegliere di continuare a infierire su un territorio che come una Fenice sta cercando di rinascere dalle ceneri, su un territorio che da qualche anno a questa parte sta tornando a vedere la luce, diventando il paradiso a cui molti ambiscono.
La bellezza non può e non deve essere trattabile, non può e non deve essere sacrificata!
Ed è per questi motivi, che il Gruppo Consiliare ‘Cittadini Protagonisti’ accoglie con convinzione la mozione del Consigliere Garzia, credendo fermamente che la difesa del nostro territorio, è una lotta da affrontare INSIEME, che la difesa della nostra storia, prescinde da appartenenze politiche, opportunismi e strumentalizzazioni.
Fatta questa doverosa premessa, il Gruppo Consiliare “Cittadini Protagonisti” desidera manifestare la netta contrarietà al Progetto ‘Parco Eolico nel Canale D’Otranto’, dichiarando preventivamente il suo voto favorevole all’approvazione della mozione presentata! Il futuro non potrà mai ostacolare l’orizzonte!”