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Parcheggi a servizio dei lidi: legittimi i permessi del comune di Ugento

Nessun reato nel rilascio delle autorizzazioni con le quali il Comune ha consentito la realizzazione dei parcheggi con custodia temporanei lungo la fascia costiera di Torre San Giovanni all’interno del Parco Regionale Litorale di Ugento.

E’ quanto stabilito dal Tribunale di Lecce (Presidente Pietro Baffa, Relatrice Valeria Fedele) che ha assolto da ogni addebito l’Architetto Nicola Pacella Coluccia, già dirigente dell’ufficio tecnico comunale, a suo tempo finito a processo per le ipotesi di abuso edilizio, di violazione della normativa paesaggistica e abuso d’ufficio in relazione al provvedimento autorizzativo rilasciato nel giugno 2018 a favore del proprietario di un’area prospiciente il demanio marittimo per la realizzazione di un’area di sosta stagionale.

Accogliendo le tesi dei difensori del dirigente, gli avvocati Antonio Quinto e Giancarlo Zompì, il Tribunale ha disatteso la prospettazione accusatoria della Procura incentrata sulla sostanziale incompatibilità dell’intervento rispetto alla destinazione di zona e ai vincoli esistenti sull’area, limitandosi a disporre la condanna del solo destinatario dell’autorizzazione per le opere eseguite in difformità.

La vicenda si inquadra in un contesto ben più ampio che ha interessato nelle scorse stagioni estive tutti i territori costieri.

E’, infatti, da oltre un decennio che, per fare fronte al massiccio afflusso turistico sulla costa ed evitare il parcheggio indiscriminato lungo le arterie stradali, prima dell’avvio della stagione balneare il Comune di Ugento (al pari del Comune di Gallipoli e di altri enti locali della penisola salentina) attiva una vera a propria procedura di evidenza pubblica per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte dei proprietari di aree libere da adibire a spazi di sosta.

All’esito della presentazione delle domande, una conferenza di servizi con la partecipazione dei responsabili dei vari uffici comunali valuta le soluzioni progettuali proposte e, a conclusione, il dirigente autorizza l’intervento.

Sulla costa ugentina sono state autorizzate ogni anno 10 aree di sosta con o senza custodia.

Sennonché, a fronte di tale procedura, per l’anno 2018 la Procura aveva contestato all’Architetto Pacella Coluccia che l’area di sosta in prossimità dello stabilimento Onda Marina non potesse essere autorizzata perché in contrasto con la destinazione urbanistica ed i vincoli di zona. Era stata inoltre contestata la mancanza di permesso di costruire e di autorizzazione paesaggistica.

Nel corso del dibattimento i difensori dell’imputato hanno però dimostrato che la natura temporanea dell’intervento, senza opere radicali di trasformazione del territorio, è compatibile con la disciplina sostanziale della zona e che i lavori non richiedono la preventiva acquisizione di un autonomo titolo edilizio, rientrando altresì nel novero delle opere esentate da autorizzazione paesaggistica.

La decisione è di particolare interesse – ha dichiarato l’Avvocato Antonio Quintoperché esclude l’incompatibilità di questi interventi temporanei, che sono di assoluta necessità per una corretta regolamentazione dell’afflusso di uomini e mezzi sulle spiagge, con la normativa dei parchi regionali che caratterizza larghi tratti della nostra costa, come del resto già reso evidente dalle leggi istitutive del 2007 e con le nuove disposizioni di semplificazione che individuano gli interventi non assoggettati ad autorizzazione paesaggistica. Può quindi rappresentare un serio atto di indirizzo per gli uffici tecnici in vista dell’adozione degli ulteriori assensi stagionali”.

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