Con la fine dello stato di emergenza il prossimo 31 marzo, sarà possibile autorizzare i comitati delle feste religiose a svolgere le loro attività. Da aprile, dunque, riprenderanno le processioni, con la presenza di volontari che garantiranno il rispetto delle norme anti-Covid.
A comunicarlo i Vescovi di Puglia che si sono ritrovati per decidere sulle celebrazioni in vista della settimana santa e di Pasqua, e quindi anche dei tradizionali riti legati al giovedì e venerdì Santo.
“La ripresa di una prudente normalità e l’intenzione del Governo di porre fine allo stato di emergenza entro il 31 marzo – si legge nella nota dei vescovi pugliesi – ci permettono di guardare con maggiore serenità anche alla celebrazione delle feste religiose. È vivo desiderio dei vescovi delle diocesi pugliesi, infatti, ridare vita a questi momenti religiosi e sociali così importanti per il cammino delle nostre comunità ecclesiali, sapendo tener sempre insieme i percorsi di catechesi, i momenti celebrativi e le scelte di carità. Le feste religiose devono continuare a essere, così, un momento forte, atteso e preparato dalle nostre comunità, in cui si esprime la bellezza della religiosità popolare. Le attuali emergenze umanitarie e le nuove povertà legate alla pandemia – aggiungono – richiamano tutti a vivere queste manifestazioni con sobrietà e con segni concreti di solidale vicinanza. Le processioni e le celebrazioni all’aperto, tuttavia – precisano i vescovi – , saranno consentite con il nulla osta dell’ordinario del luogo e, come previsto dalla legge, previa comunicazione al Comune e all’autorità di pubblica sicurezza, competente per territorio, almeno 3 giorni prima”.
In chiesa e nei luoghi chiusi, inoltre, le disposizioni di sicurezza anti-Covid rimarranno invariate, fino a nuove disposizioni.
foto di proprietà cattedraleugento.it