Il Comune di Ugento ha siglato un protocollo d’intesa con i Comuni di Lecce, Taranto, Brindisi, Nardò, Porto Cesareo, Carovigno e Manduria per la costituzione della Green Community denominata “Green Community Ionico – Adriatica”.
L’obiettivo è quello di contenere l’uso eccessivo delle risorse naturali, promuovere lo sviluppo sostenibile dell’economia locale e ogni iniziativa utile alla valorizzazione e ulteriore tutela delle aree protette insistenti sui territori di riferimento, anche attraverso un piano di sviluppo che coinvolga i settori individuati dalla norma (patrimonio agro-forestale; filiera del legno; risorse idriche; energia da fonti rinnovabili; turismo sostenibile; patrimonio edilizio; efficienza energetica e integrazione intelligente degli impianti e delle reti; zero waste production; servizi di mobilità; azienda agricola sostenibile).
Coinvolti nel progetto il Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento, Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, dParco Naturale Regionale Palude del Conte e Duna Costiera, Consorzio di Gestione Area Marina “Porto Cesareo”, Riserve Naturali regionali orientate del litorale tarantino orientale, della Riserva Statale di Torre Guaceto, della Riserva Naturale Regionale Orientata “Palude la Vela” e del Parco Naturale Regionale di Rauccio.
I Comuni coinvolti intendono:
• progettare, elaborare e rendere efficace ogni azioni di tutela, sostenibilità economica e sociale utile all’ambiente e ai territori;
• valorizzare le identità culturali e creative;
• rendere maggiormente fruibile, attrattivo e sostenibile il territorio;
• sostenere politiche di filiera corta e riconoscibilità delle eccellenze locali;
• generare e diffondere valore attraverso politiche di co-branding, marketing territoriale e investimenti integrati.
Si impegnano ad avviare politiche comuni per:
• sostenere e promuovere una attenta e sicura fruizione dei territori, anche attraverso nuove forme di turismo, ovvero attraverso la digitalizzazione, l’innovazione, la promozione del turismo naturalistico, enogastronomico e culturale nonché attraverso attraverso reti e sistemi di mobilità dolce ecocompatibili e a basso impatto ambientale;
• proteggere le risorse naturali, idriche, culturali, storiche, archeologiche e ambientali;
• procedere alla ricostituzione degli ecosistemi naturali, la rinaturalizzazione delle aree compromesse;
• sostenere e promuovere l’economia circolare, la filiera corta e l’agricoltura sostenibile, anche attraverso la diffusione di energie rinnovabili (idrogeno, sistemi di efficienza energetica e autoconsumo, nuove reti ecc.);
• sostenere e promuovere la tutela della risorsa idrica;
• sostenere e promuovere la mobilità e la logistica sostenibile, integrata e intermodale;
• sostenere e promuovere l’inclusione e la coesione sociale, sviluppando infrastrutture adeguate ai bisogni dei soggetti fragili, anche attraverso strutture e servizi pensati per il superamento degli handicap;
• sostenere e promuovere il benessere e la salute, sviluppando politiche tese al miglioramento della qualità dell’aria, delle acque e del cibo e alla migliore fruizione delle aree naturali;
• generare valore attraverso la diffusione della conoscenza e la promozione della ricerca, la valorizzazione e la sperimentazione di attività produttive compatibili;
• generare valore attraverso attività di co-branding e marketing territoriale;
• promuovere patti territoriali ex art. 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662.
I Comuni che costituire la green community si impegneranno nella realizzazione di progetti condivisi volti a diffondere e implementarele buone pratiche di economia sostenibile e circolare e di gestione e promozione socio-economica dei territori.
Il Protocollo, di natura sperimentale, avrà una durata di cinque anni.