Sarà inaugurato mercoledì 5 giugno alle ore 17 l’edificio scolastico don Lorenzo Milani, di Piazza Immacolata, ad Ugento, dopo l’esecuzione di importanti e significative opere di miglioramento sismico ed adeguamento alle norme tecniche di settore.
Ad aprire i lavori sarà il sindaco Salvatore Chiga, che darà la parola per i saluti a Vincenzo Scorrano, presidente del consiglio comunale, al parroco della parrocchia “Sacro Cuore di Gesù” don Antonio Turi, ed interverranno l’ingegnere Alberto Casto, progettista e direttore dei lavori, il geometra Alessio Meli, assessore ai lavori pubblici del Comune di Ugento, il professor Antonio Caputi, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo statale di Ugento, mentre le conclusioni saranno affidate a mons. Vito Angiuli, vescovo della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca. Seguirà poi il taglio del nastro e la solenne benedizione.
Con l’occasione sarà presentato il libro scritto dal cavaliere Salvatore Antonio Rocca, dal titolo “L’istruzione pubblica e la costruzione delle scuole elementari maschili e femminili di Ugento e Gemini”, note storiche e vicende pubbliche politiche tra l’ottocento e il novecento. Dialogherà con l’autore il vicesindaco di Ugento e assessore all’istruzione, l’avvocato Massimo Lecci, l’architetto Antonio Ciurlia e il dottor Stefano Cortese.
La prefazione del libro è stata curata da Stefano Cortese, ne riportiamo una breve parte:
L’ennesima pubblicazione dell’amico Totò Rocca attesta ancora una volta la duttilità e la capacità di saper ricercare e narrare le vicende che hanno delineato la nascita dell’esperienza scolastica nella comunità ugentina e in quella geminese, soprattutto grazie alle indagini compiute negli archivi comunali e di Stato. In questo percorso inerente alla scolarizzazione delle due comunità, l’autore ritiene opportuno principiare l’analisi dagli inizi del XIX secolo, quando l’insegnamento era quasi prerogativa assoluta del clero, con i sacerdoti dell’Ordinario Diocesano a vigilare sulla educazione dei discenti e sulla moralità dei docenti, nonché dell’uso politico dell’istruzione. […] L’autore pertanto risalta l’impegno proficuo del comune di Ugento per contrastare l’analfabetismo e, con documenti alla mano, ricostruisce le dinamiche che circostanziarono la ratio nelle scelte dei siti individuati per l’ubicazione dell’edificio scolastico di Gemini e Ugento agli inizi del ‘900, intrecciando magistralmente gli avvenimenti storici come la prima guerra mondiale, le lotte sociali, il biennio rosso e l’ascesa del fascismo, giungendo a illustrare la vera e propria realizzazione dei plessi scolastici, completati soltanto nel 1934 a Gemini e nel 1937 a Ugento, volutamente nell’allora periferia del centro abitato. L’autore infine narra le ultime vicende della storia repubblicana, come l’incendio accaduto il 13 aprile 1948 e l’ampliamento del plesso del 1955, nonché l’istituzione della scuola media, allestita inizialmente su gentile concessione del consigliere Massimo Colosso nel palazzo Rovito, che divenne in quegli anni un rilevante punto di riferimento, essendo frequentata anche da discenti dei comuni limitrofi.