Ha patteggiato la pena ed è tornato libero il 25enne di Parabita ritenuto l’autore di uno spericolato inseguimento dei carabinieri della stazione di Melissano culminato con lo scontro con un’altra autovettura, una Ford Ecosport, guidata da una donna (qui i dettagli).
Il giovane rispondeva di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni nel processo che si è discusso questa mattina, nel tribunale di Lecce, alla presenza della giudice Maddalena Torelli. L’imputato era assistito dall’avvocata Rita Ciccarese.
Secondo quanto ricostruito dai militari di Casarano e dagli agenti della polizia locale di Ugento, l’uomo era al volante di una Fiat Punto quando, per sottrarsi ad un controllo dei militari dell’Arma, ha dato vita ad un inseguito, con tanto di pericolosa inversione a U sulla strada statale 274 Gallipoli-Leuca, terminato con lo scontro con un’altra auto che procedeva nel senso opposto di marcia, all’altezza dello svincolo per Casrano e Ugento. Avrebbe anche tentato di abbandonare l’abitacolo e di fuggire a piedi, ma è stato raggiunto dai militari. Il 25enne, per sottrarsi alla cattura, avrebbe aggredito i carabinieri sferrando un calcio al fianco e un morso al braccio ad uno di loro, provocandogli ferite giudicate guaribili in trenta giorni.
Mentre la donna, vittima del sinistro, è stata soccorsa e condotta in ospedale dal 118, e dimessa con una prognosi di 7 giorni.
Mentre l’arrestato, sottoposto ai test tossicologici, era inoltre risultato positivo alla cocaina.
A entrambe le vittime, durante l’interrogatorio di convalida, l’imputato ha chiesto scusa, giustificandosi di essersi comportato in quel modo per paura di avere una multa, poiché viaggiava senza cintura di sicurezza e con un documento di guida malridotto.
Alla fine l’uomo ha patteggiato la pena a nove mesi di reclusione col beneficio della sospensione ed è quindi ritornato libero.