In merito all’articolo pubblicato questa mattina sul sequestro di 194 “casette mobili” all’interno di un camping di Ugento, pubblichiamo le considerazioni esposte dalla proprietà.
“Il sequestro preventivo, disposto dal Tribunale di Lecce, delle case mobili installate nel nostro camping si fonda su un’interpretazione di un complesso quadro normativo, caratterizzato dalla sovrapposizione di disposizioni nazionali e regionali e da una forte evoluzione impressa negli ultimi anni dal legislatore proprio per sostenere lo sviluppo di questa tipologia di strutture ricettive. In tale quadro normativo, la Riva di Ugento Spa ha installato le case mobili dedicando costantemente la massima cura nella difesa e valorizzazione del patrimonio paesaggistico e naturale della nostra pineta, impegno quest’ultimo che ha sempre contraddistinto il nostro operato nei 50 anni di conduzione del camping. Nel rispetto dei reciproci ruoli, ci confronteremo con la Procura per fornire tutti i necessari chiarimenti e la massima collaborazione per la soluzione della vicenda anche a salvaguardia dell’occupazione, che tra diretta ed in diretta supera in stagione le 150 unità, dell’azienda e dell’importante favorevole impatto che la stessa genera sull’economia del territorio.“