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Ambiente: Ugento e Presicce-Acquarica chiedono la chiusura definitiva dell’impianto di Ugento

Hanno firmato una lettera congiunta il Sindaco di Ugento Salvatore Chiga e quello di Presicce-Acquarica Paolo Rizzo indirizzata al Presidente della Giunta Regionale Michele Emiliano, all’Assessore Regionale all’Ambiente Anna Grazia Maraschio e all’AGER Puglia, con cui hanno chiesto la “definitiva chiusura della discarica di servizio soccorso dell’impianto di Ugento”.

Il motivo che, secondo quanto si evince dalla lettera, hanno portato i due Primi Cittadini a scomodare direttamente le Autorità Regionali competenti è il sovraccarico a cui si sta sottoponendo l’impianto di Ugento, per cui si stanno riproponendo “lunghe file di camion compattatori provenienti da quasi tutti i comuni non facenti parte del bacino Lecce tre”.

“È inaccettabile – secondo i Sindaci come si appalesa l’ostinata improntitudine della citata agenzia regionale a non inserire, tra i destinatari delle prefate disposizioni, gli scriventi Enti che, se non altro per competenza territoriale, dovrebbero essere messi nelle condizioni di poter programmare adeguati servizi stradali a tutela della pubblica e privata incolumità”.

Non è mancata, poi, l’occasione per chiedere delucidazioni sulla mancata attivazione dell’impianto di Corigliano d’Otranto, nonostante l’espressa previsione del vigente piano regionale dei rifiuti. Questo ha portato Chiga e Rizzo a lamentare una “gravissima carenza impiantistica insistente nella Provincia di Lecce, che si sta scaricando unicamente sulle Comunità di Ugento e Presicce-Acquarica, che stanno subendo gli effetti negativi di un surplus dei conferimenti dovuti, in particolar modo, alla mancata attivazione dell’impianto insistente a Corigliano d’Otranto”.

il Sindaco Paolo Rizzo

Per questa carenza impiantistica provinciale e la mancata attivazione dell’impianto di Corigliano d’Otranto sembra, come continua la lettera, non facciano i conti solo i due Comuni firmatari della lettera, in termini economici, ma si sottolinea un “ulteriore aggravio di costi a carico di tutti i comuni coinvolti a scrivibili alle ingenti spese di trasporto e smaltimento della frazione non trattabile che e virgola attualmente, viene conferita in un impianto privato sito fuori Provincia (Taranto)”.

I due primi cittadini hanno concluso con l’auspicio che si “eviti lo spettacolo indecoroso ed assai costoso della lunga attesa dei camion compattatori nei pressi dell’impianto di Ugento, con l’auspicio che le non meglio specificate criticità correlate alle ridotte capacità di trattamento dell’impianto di Poggiardo abbiano a cessare quanto prima”.

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