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Dillo alla Redazione | Il Comune comunica? E dove?

Il Comune comunica? E dove? Cogliamo l’occasione di una segnalazione pervenuta al nostro numero Whatsapp (328 651 777 1) per chiarire un aspetto che più volte è stato oggetto di discussione e che riguarda la comunicazione social dell’Amministrazione Comunale di Ugento.

Molti enti pubblici, soprattutto i piccoli comuni, usano i social (Facebook e Instagram ad esempio) per rendere note le informazioni a un pubblico più ampio attraverso canali ormai di pubblico utilizzo.
Bisogna sapere però che i social non costituiscono un canale istituzionale e non possono sostituire le forme di comunicazione istituzionali.

Facebook non permette alle persone giuridiche di aprire un proprio account.
Per aprire una pagina pubblica si deve fare riferimento a un profilo personale. Se l’ente pubblico decide di affacciarsi ai social deve incaricare un proprio dipendente che, per mezzo del proprio profilo personale o di un profilo fittizio, crea la pagina impropriamente istituzionale.

Queste due ipotesi, seppur utilizzate quotidianamente da molti, potrebbero rilevare spiacevoli conseguenze civili, penali e amministrative prima ancora che nei confronti del pubblico dipendente. È già la stessa policy di Facebook a vietarlo perché l’utente è tenuto a usare lo stesso nome di cui si serve nella vita reale, a fornire informazioni personali accurate, a creare un solo account (il proprio) e a usare il diario per scopi personali e, in caso di accertata violazione, subire l’arbitraria chiusura dell’account, anche in inosservanza del GDPR (Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali). A ciò aggiungiamo che l’iscrizione a un social media è un contratto di tipo oneroso e i dati della persona fisica che si iscrive vengono sfruttati economicamente (Agcom, provv. 27432 del 29.11.2018), oltre al fatto che il contenuto sarebbe caricato sempre da una persona fisica (dipendente) con cui il social media ha sottoscritto il contratto e l’ente beneficerebbe della pagina senza avere rapporti diretti con Facebook.

Fino a quando non verrà modificata la Legge 7.6.2000, n. 150 di Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni, sarebbe opportuno astenersi dall’utilizzare i social media per fini pubblici sia per tutelare il soggetto che gestisce la pagina (principalmente un dipendente), sia per non incorrere in reati di tipo diffamatorio (come ancora recentemente sancito dalla Corte di cassazione), sia per la mancanza di rispetto della parità di accesso, di trasparenza e di divieti come regolato dalla Legge 22.2.2000, n. 28, senza contare che il Consiglio di Stato continua a rimarcare che gli atti della Pubblica amministrazione devono essere resi noti alla pluralità di cittadini con le forme tipiche ufficiali, quali l’albo pretorio digitale e il sito internet istituzionale dell’ente.

In sintesi l’uso dei social per fini pubblici, finché non sarà meglio regolamentata la materia con i sistemi di comunicazione odierna, non è idoneo a produrre in capo alla pubblica amministrazione i medesimi vincoli che sorgono dall’attività provvedimentale e nemmeno può produrre gli stessi effetti nella sfera giuridica dei destinatari.

Abbiamo interpellato il Sindaco di Ugento, Salvatore Chiga, in merito all’esistenza di una pagina Facebook aperta alcuni anni fa e ora abbandonata e sull’utilizzo della sua Pagina.

Non sono molto pratico di Social, – commenta il primo cittadino Chiga – è un mondo a cui mi sono affacciato nell’ultima tornata elettorale. Per mantenere l’impegno preso in campagna elettorale (visto che in molti ci avevano chiesto di non chiudere la pagina Facebook di ‘Cittadini Protagonisti con Salvatore Chiga Sindaco’), ho chiesto al gruppo politico di poter utilizzare quel canale rinominandolo in ‘Salvatore Chiga Sindaco’. Non è certo un canale istituzionale, è una semplice pagina che porta il mio nome e cognome e sono solito promuovere appuntamenti che si svolgono in città o traguardi che raggiungo con la mia squadra di governo. Non è un canale ufficiale perché scrivo quando posso, ritengo Facebook non di primaria importanza, però lo prendo in considerazione quando il tempo me lo permette andando anche a leggere e in alcuni casi a rispondere ad alcuni messaggi di cittadini che avanzano richieste”.

In merito all’esistenza di una pagina Facebook abbandonata il sindaco afferma: “Di certo non è stata aperta da me, sarà mia premura prendere informazioni ed eventualmente intervenire. Ritengo che il sito istituzionale (www.comune.ugento.le.it) che viene aggiornato quotidianamente insieme all’albo pretorio soddisfi a pieno le esigenze del cittadino che pretende di essere informato sulla vita politica della sua città. Anche attraverso il portale è possibile partecipare ai Consigli Comunali. Insomma, tutto ciò che è necessario sapere per il cittadino è riportato sul sito ufficiale del Comune di Ugento. Inoltre sono sempre a disposizione nei giorni stabiliti sia a Ugento che a Gemini per incontrare di persona i cittadini e rispondere ad ogni loro domanda”.

Oggi quello che conta, insomma, non è la quantità di vetrine, ma la sostanza, proprio come diceva Freddie Mercury: «Se devi fare qualcosa, falla con stile».

di Pierluigi Lamolea

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