Mancato reintegro ad Ugento di un lavoratore cantierizzato licenziato ingiustamente da Gial Plast e non reintegrato dalla subentrata ditta Ecotecnica S.r.l.. Il lavoratore in questione è l’unico che, dopo aver conseguito tre reintregre da tre giudici diversi, non sarebbe stato poi reintegrato effettivamente da Ecotecnica.
Cobas Lecce, dopo aver sentito i propri iscritti dipendenti di Ecotecnica S.r.l., in attività presso il servizio di igiene urbana del Comune di Ugento, ha proclamato lo stato di agitazione sindacale a partire dalla giornata di oggi.
“Si chiede – afferma Giuseppe Mancarella, Presidente Cobas Lecce – di comprendere se lo stato di diritto vale solo per Gial Plast che ha visto annullato l’atto di interdittiva e i lavoratori dopo anni stanno ancora lottando per tornare al proprio posto di lavoro anche vincendo con sentenze di reintegra di tre giudici diversi del Tribunale di Lecce. Ricordo, ove ve ne fosse la necessità, che nella Repubblica Italiana tutti i cittadini italiani hanno diritto a lavorare per il sostentamento proprio e della propria famiglia, infatti la Costituzione prevede all’art.1 che l’Italia è fondata sul lavoro che rappresenta il principio cardine su cui si è costituito l’ordine democratico e che subordina l’attività lavorativa al rispetto delle leggi della civile convivenza, del codice civile e dei contratti collettivi nazionali”.
Infatti, l’articolo 4 della Costituzione dispone: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.
La Repubblica italiana deve, dunque, garantire il lavoro a tutti i cittadini, anche a quelli che si sono macchiati in passato di reati senza distinzioni, per avere il reintegro sociale.
“Spesso, ove possibile, – aggiunge Mancarella – l’ordinamento giuridico prevede che il recupero sociale di quei cittadini che si sono macchiati di reati avvenga proprio tramite il lavoro, addirittura in alcuni casi a chi è detenuto viene concessa la possibilità di uscire dal carcere per andare a lavorare. A conferma di quanto detto ci sono in vigore diverse disposizioni di legge che prevedono incentivi per i datori di lavoro che assumono questi cittadini che abbiamo commesso reati. Per questi motivi ritenevamo illegittimi i licenziamenti effettuati da Gial Plast nelle Province di Lecce, Brindisi e Foggia e ne chiediamo l’immediato reintegro lavorativo in Ecotecnica S.r.l. subentrata nella gestione del servizio nel Comune di Ugento anche alla luce delle sentenze di primo e secondo grado vinte dal lavoratore, del verbale della Prefettura di Lecce del 22/10/2019 e dell’interrogazione parlamentare dell’On.Palmisano”.