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Protesta caro bollette: monumento spento ad Ugento

Anche il Comune di Ugento prenderà parte domani alla protesta delle Amministrazioni locali contro il caro bolletta. Questo gesto, che sta raccogliendo sempre più partecipanti, consisterà nello spegnere a partire dalle ore 20 di Giovedì 10 febbraio 2022 uno dei monumenti principali delle varie città. Ad Ugento a spegnersi per mezz’ora sarà la Torre civica.

L’appello era stato lanciato giorni fa dal Presidente dell’Associazione Nazione Comuni Italiani Antonio Decaro che ha parlato senza mezzi termini di rischio di “tagli ai servizi essenziali” qualora il governo non intervenisse con ristori adeguati. “Le risposte dal governo alle nostre richieste non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini. Per questo motivo giovedì 10 febbraio, alle ore 20, molti Comuni del Paese spegneranno simbolicamente l’illuminazione di un edificio rappresentativo o di un luogo significativo per la comunità” ha dichiarato il Presidente ANCI Decaro.

Il Presidente ANCI Antonio Decaro

A queste forti dichiarazioni del Sindaco di Bari ha fatto seguito una lunga scia di adesioni delle varie Associazioni regionali tra cui Anci Puglia, con il Presidente Domenico Vitto che fa da eco all’appello di Decaro: “l’iniziativa dell’Anci esprime la protesta simbolica dei Comuni Italiani contro il rincaro dei costi energetici, che avrà pesanti ripercussioni su famiglie e imprese, già duramente provate dalla pandemia, ma anche sugli enti locali, mettendo a rischio l’erogazione di servizi alle comunità. La questione va immediatamente affrontata e risolta dal Governo”.

Il Presidente ANCI Puglia Domenico Vitto

Tra le tante Associazioni Regionali che stanno confermando la loro adesione, parole dure sono state espresse da Anci Lombardia, con il Presidente Mauro Guerra che ha commentato sui profili social dell’associazione: “C’è il grande tema dell’equilibrio di parte corrente dei bilanci dei comuni. Oggi messo pesantemente in discussione dagli straordinari incrementi dei costi delle materie prime e dell’energia che, oltre che su famiglie e imprese, si abbattono anche sui Comuni in modo molto pesante. Si pensi soltanto ad esempio all’illuminazione pubblica, agli impianti dei servizi comunali. Su questo va raccolto e l’allarme che viene dai territori. Anci Lombardia – aggiunge – rivolgere con forza un appello ad intervenire ai parlamentari di tutti gli schieramenti ed agli esponenti del Governo”.

Da nord a sud molte Amministrazioni locali stanno dicendo si all’iniziativa in queste ore, tra i tanti anche il nostro Comune, che dalle 20 di domani spegnerà la torre civica.

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2 commenti su “Protesta caro bollette: monumento spento ad Ugento”

  1. Buongiorno, voglio ricordare che purtroppo a Ugento non è una novità, che i Beni Storici Artisti Monumentali, siano spenti. Un esempio ne è il Complesso Storico Monumentale del Duomo della Cattedrale e Seminario Vescovile di Via Dei Cesari, che da circa 20 anni è spento; il gruppo illuminante che sino al 2003 -2004 lo illuminava, insieme al Castello di Ugento, da allora risulta spento.
    Come pure Ugento è l’unico Paese della Repubblica Italiana, da 20 anni a sta parte, dove si installano pali della pubblica illuminazione senza il corpo illuminate, ed a distanza di 5 – 8 anni i cittadini di quella strada/e aspettano ancora che quei pali vengano forniti di corpi illuminanti; però qualcuno ha pensato bene di estendere la pubblica illuminazione, completa di pali e corpi illuminanti, nelle campagne, nelle stradine sterrate a servizio di “Qualche Amico” (vedasi Mare Verde per esempio).
    “Onestà, Competenza al Servizio del Territorio……….”

  2. Riguardo al caro bollette, l’Amministrazione Comunale degli “Onesti e dei Competenti al servizio del Territorio” dovrebbero prendere esempio dal piccolo Comune di Melpignano, che dal 2012 ha implementato un progetto pubblico di fotovoltaico diffuso sui tetti; di seguito illustrato in questo articolo uscito su Leccesette il 30/05/2012:

    “Fotovoltaico diffuso sui tetti, una rivoluzione straordinaria per una piccola realtà come Melpignano”.
    Ivan Stomeo e Sergio Blasi, rispettivamente Sindaco ed ex Sindaco della cittadina grika, evidenziano i vantaggi del progetto per l’intera comunità . L’energia rinnovabile diventa finalmente patrimonio pubblico e non più soltanto una risorsa a disposizione dei privati. Questo importante risultato è stato raggiunto dal Comune di Melpignano che lo scorso anno (2011), insieme alla Cooperativa Sociale “Officine Creative” di Lecce e al Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento, ha avviato un progetto di realizzazione di una rete diffusa di impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati del territorio comunale e di cui si è discusso in una conferenza presso l’ex convento degli Agostiniani lo scorso 28 maggio 2012. L’elemento che rende unica in Italia questa iniziativa è la presenza di una Comunità Cooperativa composta da Comune, tecnici e soprattutto da 120 famiglie disposte ad ospitare sui tetti delle loro abitazioni un impianto fotovoltaico di almeno 3 kw. Attraverso 430mila euro di finanziamento proveniente da Banca Etica e di altri 100mila euro elargiti da Coopfond (l’istituto finanziario di Legacoop) sono stati realizzati 30 impianti fotovoltaici sui tetti delle case dei soci, rigorosamente compatibili con il contesto urbano, e che stanno pian piano entrando in funzione. “Ci saranno numerosi benefici per la comunità -spiega il sindaco Ivan Stomeo . Innanzitutto produrremo energia rinnovabile e pulita; il cittadino inoltre utilizzerà per vent’anni l’energia solare, cambiando la mentalità di consumo dell’energia e rendendo più leggera la bolletta. Inoltre, il surplus non utilizzato verrà messo in rete e acquistato dallo Stato, generando un ritorno economico”. Strategici e decisivi saranno infine gli incentivi che finiranno nelle casse della cooperativa; una parte verrà utilizzata per estinguere il mutuo con Banca Etica, mentre il resto costituirà l’utile che, per statuto, verrà a sua volta investito nella comunità, sia per garantire servizi necessari al benessere della propria comunità sia per creare occasioni di lavoro. L’ex sindaco e ora consigliere regionale Sergio Blasi aveva individuato per primo l’importanza delle rinnovabili come fattore di coinvolgimento della comunità e come ricchezza esperibile collettivamente, piuttosto che bottino privato: “La mia idea era quella di mettere il fotovoltaico a disposizione delle terrazze dei cittadini, non solo degli edifici pubblici come avevo fatto nel 2004. La nuova Amministrazione ha individuato in maniera mirabile nella Comunità Cooperativa lo strumento ideale per coinvolgere i cittadini. Verranno tagliate le bollette e favorite nuove opportunità lavorative in un momento di crisi, visto che tecnici, manutentori e impiantisti sono tutte persone del posto. Una idea eccellente che mi ha portato a lavorare ad una proposta di legge regionale per il sostegno proprio alle cooperative di comunità”.
    Queste sono le soluzioni, insieme a tante altre che potrebbero essere implementate.
    Negli anni il sottoscritto ha avanzato diverse proposte ai governanti del ns. Comune, utili per il bene della collettività, ma l’Amministrazione Comunale degli “Onesti e dei Competenti al servizio del Territorio” non ha mai risposto nè dato seguito a tali proposte.
    Cordiali saluti.

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