Sono al momento quattro le Associazioni che si sono costituite in un Comitato per le problematiche legate a Burgesi e ad altre emergenze ambientali. Si tratta della Pro Loco Gemini-T.S.Giovanni-Torre Mozza Beach, Pro Loco Acquarica del Capo, Attivamente e Airsa, ma non è escluso che altre potrebbero aggiungersi successivamente. Il gruppo, composto dai rappresentanti designati dalle associazioni in intestazione, si è costituito lo scorso 2 dicembre e hanno inviato una lettera ai primi cittadini di Ugento, Presicce-Acquarica, Taurisano e Salve.
Questo il testo inviato ai quattro sindaci:
Secondo le dichiarazioni di un pentito, nella ex discarica Burgesi (Ugento) sarebbero stati tombati illegamente 600 fusti di materiale altamente inquinante. Se questo risultasse vero sarebbe un serio pericolo per il territorio, soprattutto se tali sostanze tossiche andassero in falda: per tali ragioni riteniamo sia necessario approfondire tutti insieme il problema. In questi anni dai vari monitoraggi abbiamo avuto risultati contraddittori sulla presenza o meno di metalli pesanti e pcb; questo non può far altro che generare ulteriori dubbi, perplessità e preoccupazioni, benché le ultime indagini geofisiche di Arpa Puglia riguardanti Burgesi nel 2020 non rilevino la presenza dei fusti. Nonostante ciò la preoccupazione resta, anche per l’esponenziale aumento di tumori tra noi cittadini. Per sentirci tranquilli in questa vicenda servirebbero più analisi che diano gli stessi risultati, uno studio epidemiologico mirato che ci aiuti a comprendere meglio la situazione oltre che una bonifica o messa in sicurezza del sito.
Nel maggio 2017 abbiamo organizzato una marcia presso Burgesi per invocare la bonifica urgente del sito e sollecitare la Regione Puglia a stanziare il milione di euro promesso. Nel 2018, la stessa protesta, con la stessa richiesta, è stata fatta a Bari davanti alla sede della Regione Puglia dove, a seguito di un incontro con l’assessore Loredana Capone, ci fu promessa una cabina di regia nelle fasi dei monitoraggi in cui i rappresentanti delle Associazioni avrebbero dovuto essere presenti. Da allora, anche a causa del Covid, non abbiamo saputo nulla. Un’altra problematica che ci angustia è quella dell’ impianto di biostabilizzazione situato accanto alla ex discarica Burgesi che, dalle ultime notizie, risulterebbe quasi saturo.
Per tutelare la nostra salute e quella delle future generazioni abbiamo il dovere di fare qualcosa e per tali motivi chiediamo:
- per il mese di gennaio 2022 un incontro con Voi Sindaci per affrontare queste due problematiche;
- di avere in tale sede tutte le informazioni dettagliate sull’impianto di biostabilizzazione (ormai saturo) e i dati aggiornati sui monitoraggi riguardanti Burgesi e come si sta procedendo;
- di avanzare proposte e richieste mirate al fine di affrontare insieme le singole problematiche in maniera partecipata attraverso la creazione urgente di un osservatorio permanente per Burgesi e non solo ( formato dai sindaci, consiglieri e assessori delegati, consiglieri di minoranza, rappresentanti delle associazioni ed esperti) che attraverso incontri mensili affrontino le problematiche di Burgesi e altre emergenze ambientali del territorio, oltre ad uno studio scientifico che possa monitorare le singole problematiche legate alla salute dei
Crediamo sia arrivato il momento di incontrarci collaborando tutti insieme per un fine che ci unisce con lo scopo di prevenire e proteggere questo territorio . Non possiamo perdere altro tempo.