Il Cardinale Antoine Kambanda, attuale Arcivescovo di Kigali (Rwanda), ha visitato in questi giorni le varie realtà della diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca.
Il porporato ruandese ha preso parte alla veglia missionaria di sabato 7 ottobre 2023, che si è svolta presso l’auditorium “Benedetto XVI” di Lucugnano, offendo la sua testimonianza di padre e missionario.
Nella mattinata di domenica, invece, ha presieduto la Santa Messa presso la Chiesa Collegiata “S. Salvatore” ad Alessano, comunità che lo ha ospitato durante la sua permanenza in Italia da giovane sacerdote e studente. Successivamente si è recato in preghiera presso la tomba del Venerabile Tonino Bello.
Nel pomeriggio, invece, era prevista la visita alla tomba di don Tito Oggioni Macagnino, che ha dovuto rimandare per motivi personali, i quali hanno obbligato il Cardinale a partire immediatamente. Quest’ultima tappa del soggiorno ugentino, però, non è stata rimandata, ed a pregare nel cimitero di Taurisano è stata la delegazione del porporato che sta ultimando la visita pastorale.
I sacerdoti ruandesi, alle ore 17:30 di domenica 8 ottobre 2023, hanno raggiunto il cimitero comunale di Taurisano per un momento di preghiera e raccoglimento nel luogo che ospita le spoglie mortali del sacerdote salentino, che il Cardinale Antoine Kambanda ha conosciuto durante il periodo di formazione in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana di Roma.
Al rito hanno preso parte, inoltre, il Vescovo della diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca Mons. Vito Angiuli, i parroci e vicari di Taurisano, le autorità civili e militari della Città, ed alcuni fedeli.
La figura di don Tito Oggioni Macagnino è il segno per eccellenza del rapporto di fraternita che le chiese locali di Ugento e Kigali portano avanti da anni, e che si concretizza in un continuo scambio di sacerdoti, gruppi di volontari, fornitura di servizi nelle zone più povere del Rwanda ed ogni altro tipo di aiuto.
Don Tito è nato a Milano il 14 Aprile 1930. Orfano dei genitori, è stato adottato da una coppia taurisanese assieme alla sorella maggiore Carla. Dopo aver compiuto gli studi ginnasiali presso il Seminario Vescovile di Ugento e quelli liceali nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta, ha frequentato i corsi accademici presso la Facoltà Teologica “S. Luigi” di Napoli, conseguendo la licenza in Sacra Teologia.
L’11 Luglio 1954 è stato ordinato Presbitero presso la Chiesa della Trasfigurazione di N.S.G.C. di Taurisano.
Numerosi sono stati i suoi incarichi in Diocesi: Direttore dell’Ufficio Missionario diocesano dal 1957 ed Assistente diocesano della Gioventù maschile di Azione Cattolica dal 1958. A questi bisogna aggiungere che il 16 Gennaio 1958 è sato nominato Canonico del Capitolo della Cattedrale di Ugento e dal 1° Gennaio 1959 elevato Canonico teologo. Dal 1970 è stato uno degli esaminatori presinodali e Consigliere dell’Ufficio Catechistico; Componente della Commissione per l’Arte sacra; Membro del Consiglio Amministrativo della Diocesi e Promotore di Giustizia del Tribunale Ecclesiastico Diocesano.
Dal punto di vista parrocchiale, don Tito ha svolo il suo primo Ministero pastorale ad Alessano, accanto all’Arciprete don Carlo Palese e ben presto venne chiamato ad Ugento nel Seminario Vescovile Minore. Qui è stato prima Pro-rettore nell’Ottobre del 1958 e poi Rettore l’anno successivo.
Dal 30 Settembre 1962 al 26 Gennaio 1991 è stato Parroco della Parrocchia “S. Carlo Borromeo” di Acquarica del Capo.
L’8 Gennaio 1991 la svolta: don Tito scrive una lettera all’allora Vescovo della sede ugentina, Mons. Mario Miglietta, con la quale chiede di essere inviato come Fidei Donum, in Rwanda. A questa lettera il vescovo risponde: “È il Signore a chiamarti per suscitare, tramite te, un più ardente spirito missionario nella nostra comunità diocesana”.
Il prete taurisanese era già stato in Rwanda, ospite delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico a Kicukiro di Kigali nell’Agosto 1989. A seguito di una Convenzione firmata tra le Diocesi di Ugento e di Kigali il 3 Gennaio 1991, don Tito viene stabilmente accolto nella Diocesi Rwandese.
È qui che svolgerà il resto del suo Ministero sacerdotale, in aiuto dei più poveri e sostenendo i bisognosi, nel nome del Vangelo che ha continuato a servire non solo con le parole ma soprattutto con le opere.
A Ndera è stato nominato Professore del Seminario Vescovile, ma a quest’incarico alternava anche quello di Pastore nelle varie Comunità Parrocchiali.
Determinate era il contributo che riceveva dai volontari, non solo quelli che giungevano dalla sua stessa Diocesi, ma anche dal locale gruppo “Frères du Verb”: alcuni laici che vivevano in comunità e che lui amava sostenere.
Dopo un breve rientro di un anno in Italia, a causa dello scoppio del Genocidio dovuto all’odio interetnico fra Hutu e Tutsi durante il quale è stato Cappellano dell’Ospedale “Card. Panico” di Tricase, è rientrato in Rwanda da Fidei Donum. In questo rientro forzato ha continuato ad aiutare, portando in Italia alcuni sacerdoti rwandesi come don Gianbosco e don Patrick, salvando dalla guerra le loro vite.
Nella semplicità, ma nello tesso tempo ricchezza spirituale della sua vita in terra d’Africa, don Tito Oggioni Macagnino si è spento improvviamente a Kicukiro, nel Centre d’Accueil Domus Pacis, il 19 Novembre 2002.
A piangere la sua scomparsa non sono stati solo la Sorella Carla, il marito ed i nipoti, ma i suoi collaboratori, tra cui don Rocco Maglie ed il diacono Oronzo Schiavano che prelevarono la sua salma dall’Aeroporto Fiumicino di Roma, e tutto il popolo rwnadese che dopo averlo salutato lo hanno lasciato tornare nella sua terra d’origine.
I funerali vennero celebrati dal Vescovo di Ugento Mons. Vito DeGRisantis i giorni successivi ad Acquarica del Capo e il suo corpo venne tumulato nel Cimitero Comunale di Taurisano, dove riposa tutt’ora.