Come da tradizione le luminarie che fanno da cornice alla festa di Santo Stefano sono curate dalla storica azienda taurisanese “Parisi 1876”, che da 147 anni veste a festa piazza Castello ed onora il patrono di Taurisano con uno stile sobrio e riconoscibile, rispettando i canoni della tradizione stilistica e strizzando l’occhio alle importanti innovazioni tecnologiche e stilistiche del nostro tempo.
“Quest’anno abbiamo pensato di abbellire la nostra piazza pensando all’utilità della festa, senza rovinare il design e la disposizione delle nostre luminarie. – spiega il titolare Torquato Parisi – Abbiamo realizzato un bel frontone dietro al palco per evidenziare la centralità del cantante. Non potevamo non dare importanza, inoltre, al simbolo importantissimo della cassa armonica sulla quale le note della musica lirica allieteranno la festa del santo patrono: senza rovinare la prospettiva della piazza abbiamo pensato di mettere la cassa armonica sul lato lungo, creando quella disposizione stile anfiteatro che permetterà di avere le sedie in posizione di semicerchio e garantirà un’ottima acustica ed un effetto particolare. Sono stati uniti, quindi, lo stile classico della banda e quello moderno degli artisti che si esibiranno sul palco senza creare contrasti”.
È stato il trisavolo Sabatino Parisi ad ottenere un contratto dal Comune di Taurisano per l’allestimento di strade e piazze del borgo in occasione della festa del Santo Patrono Stefano, siglando un atto datato 1876: il più antico atto ritrovato negli archivi di ciò che ai tempi era considerata una “Puteca” (Bottega).
Da allora, da quel 1876, la storia della famiglia Parisi non si è mai fermata, andando avanti di generazione in generazione con maestria e determinazione, senza mai perdere il filo rosso della passione e dell’arte.
Da 147 anni Parisi 1876 si occupa anche di arredo urbano: in occasioni di feste di paese, l’azienda illumina strade e piazze di borghi e cittadine salentine, con rappresentazioni e forme che richiamano gli stili barocco, gotico e greco.
“La storia fa parte del nostro curriculum: abbiamo, infatti, sempre cercato di mantenere un piede nel passato ma saltando nel futuro, rispettando sempre quello che è stato il nostro vissuto. – continua Torquato Parisi – Come azienda abbiamo mantenuto uno stampo classico, senza investire sulle luminarie “futuristiche” e cercando di rimanere fedeli alla tradizione. È nel passato che scopriamo il vero significato della luminaria: un simbolo di devozione, che pone l’attenzione sul “lumino in aria”, e quindi sul santo che si sta festeggiando: è la luminaria il segno che lega il santo con la città e nel cui rapporto vive la dimensione identitaria di un popolo”.
Negli anni, Parisi 1876 ha collaborato alla realizzazione di eventi di caratura internazionale con aziende come Dior, Diadora e Swarovsky, a dimostrazione dell’importanza di una tecnica, quella dei maestri paratori, apprezzata per il calore e la magia che riesce a trasmettere.
Quella delle luminarie è infatti un’arte che coniuga una tecnica antica, che negli anni è stata tramandata ed ha saputo evolversi, introducendo l’innovazione tecnologica del led e del risparmio energetico nel rispetto dell’ambiente.
“Le nostre prospettive future sono tante, abbiamo cercato di diversificare la luminaria di piazza con quella d’arredo: siamo stati tra i primi a pensare di realizzare un tipo di luminaria alla portata di tutti. – conclude Parisi – Abbiamo permesso ai turisti di portarsi un pezzo di parazione a casa, nelle abitazioni e nei luoghi privati, per avere nel cuore la nostra terra. La luminaria, infatti, rappresenta la tradizione, la devozione e soprattutto quello che noi facciamo sulle feste di piazza. La nostra passione rappresenta la nostra cultura, ed il nostro obiettivo è quello di esportare la nostra arte in qualunque contesto”.