Riceviamo e pubblichiamo.
“A partire dal mio rapporto personale con Vanini, non posso fare a meno di constatare una situazione paradossale e imbarazzante, percepibile nel Liceo in cui, da molti anni, insegno Storia e Filosofia. L’Istituto è intitolato al filosofo da più di trent’anni, parecchio dopo il suo riconoscimento come scuola autonoma, ma la quasi totalità di coloro che quotidianamente lo frequentano (docenti compresi) ignora probabilmente non solo le motivazioni della denominazione e, in qualche caso, persino il ‟chi è”, per non parlare del quadro storico-culturale al quale riferire il ‛personaggio’. Per dirla ancor più schietta, il Liceo sembra non avvertire la necessità di saperne di più e tantomeno di rinnovarne il ricordo”.
Con queste durissime parole il Prof. Giuseppe Caramuscio, docente di storia e filosofia presso il Liceo Scientifico “Giulio Cesare Vanini” di Casarano, denuncia il “paradossale e imbarazzante” silenzio che avvolge la figura del filosofo di Taurisano nel liceo a lui intitolato.
Il J’accuse è contenuto nel saggio “Vanini a scuola. Proposte per la progettazione didattica” pubblicato all’interno del numero della rivista “L’Idomeneo” che ospita gli atti del convegno di studi “Giulio Cesare Vanini. Dal Salento all’Europa”, svoltosi in occasione del quarto centenario della morte del filosofo.
Nel suo contributo Caramuscio, per dimostrare che “le tracce vaniniane nell’Istituto progressivamente si diradano”, segnala anche che “Nella sede istituzionalmente preposta alla conservazione della memoria, la biblioteca d’Istituto, ci si aspetterebbe una congrua rappresentanza di opere di e su Vanini, mentre si riscontrano non pochi vuoti persino fra i titoli della bibliografia di base”.
Caramuscio non risparmia critiche nemmeno nei confronti del sito internet del liceo, segnalando “l’inserimento di un ritratto erroneamente correlato a Vanini” nella biografia del filosofo presente sul portale.
Lo scorso 9 febbraio il volume che ospita il saggio di Caramuscio è stato presentato all’Università del Salento dallo studioso vaniniano Mario Carparelli, Vicepresidente del Centro Internazionale di Studi Vaniniani ed ex studente del liceo Vanini, che così commenta la vicenda: “Esprimo tutta la mia amarezza nell’apprendere che nell’unico liceo d’Italia intitolato a Giulio Cesare Vanini – al quale peraltro sono molto legato avendovi conseguito il diploma di maturità nel 1997 – si faccia poco o nulla per promuoverne il ricordo e la conoscenza. Spero solo che questa “situazione paradossale e imbarazzante”, per usare le parole del docente che l’ha denunciata, non sia dettata da motivazioni di carattere ideologico”.
“Quanto all’errato ritratto di Vanini inserito nel sito internet del liceo – continua Carparelli – confermo quanto sostenuto dal Professor Caramuscio: in realtà quell’immagine non rappresenta Giulio Cesare Vanini ma il famoso medico, filosofo, erudito e bibliotecario francese Gabriel Naudé (1600-1653)”.
“A dire il vero – conclude Carparelli – anche la biografia di Vanini presente nel sito andrebbe aggiornata sulla base degli studi più recenti e aggiornati, dal momento che sono passati quasi quindici anni da quando è stata redatta e non poche cose sono cambiate da allora nella ricostruzione della vicenda umana e intellettuale di Vanini”.