La cronaca molto spesso è fatta così: accanto a quelle pagine che sono belle, che fanno riempire d’orgoglio e di buone aspettative un paese intero per l’originalità di certe iniziative, ci sono quelle nere, scritte dall’insensatezza e dal vandalismo.
Questa sera Via Salvo D’Acquisto è tornata ad essere una “discarica” abusiva di chi continua a danneggiare l’ambiente, senza nessuno scrupolo e senza un minimo di civiltà.
La segnalazione è partita sui social dalla referente “Plasticfree” per Taurisano ed organizzatrice della prima raccolta nel Paese avvenuta domenica 30 gennaio, che non ha dato molto spazio alle parole, lasciando che il silenzio fosse l’unica arma che possa far riflettere: “Io non aggiungerò altre parole. Le immagini parlano da sole. Vi lascio immaginare con il ventaccio che c’è, dove andranno a finire tutti questi rifiuti”.
Questo gesto irresponsabile è un doppio simbolo di menefreghismo, poco senso civico e vandalismo per due aspetti. In prima battuta perché i rifiuti vengono buttati tranquillante per strada, ma soprattutto che al loro interno non rispettano nemmeno le normali regole di raccolta differenziata.
A tutto questo bisogna accostare, però, l’immagine di domenica 30 gennaio, dove una ventina circa di volontari hanno ripulito tutta quella zona. Vedendoli all’opera siamo certi che questi episodi non saranno certamente motivo di sosta per loro e torneranno ancora più carichi di prima alle prossime raccolte.
A tutti i nostri lettori vogliamo ripetere le parole che, in occasione dell’evento, la referente “Plasticfree” aveva rivolto a tutta la Comunità taurisanese: “Credo bisogna fare qualcosa nel Paese che sia di impatto e coinvolga il cittadino, perché è lui che in primis deve darsi da fare, non si può dare sempre la colpa alle varie Amministrazioni Comunali”. Dopo queste ultime parole, il silenzio di Emma diventa anche il nostro silenzio.