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Minacciò con pistola mamma e figlia, condannato 38enne di Taurisano

È stato condannato a due anni di reclusione il 38enne di Taurisano, finito in carcere lo scorso 13 novembre, con l’accusa di aver minacciato con una pistola una donna che, insieme alla figlia di soli dodici anni, aveva imboccato erroneamente una strada chiusa in contrada Marasculi, a Taurisano.

L’uomo avrebbe, poi, inveito contri i poliziotti che erano intervenuti sul posto, rispondendo alla richiesta d’aiuto della donna, rimasta terrorizzata dall’accaduto.

Stando alla sentenza, emessa ieri dalla giudice del tribunale di Lecce Annalisa De Benedictis, all’esito del giudizio abbreviato (chiesto dall’imputato attraverso il suo avvocato David Alemanno), per il 38 enne è stata riconosciuta la responsabilità riguardo i reati di resistenza a pubblico ufficiale e minacce. È stato escluso, invece, l’utilizzo di un’arma.

Durante l’interrogatorio di convalida, avvenuto nella mattinata di giovedì 14 novembre, l’uomo aveva chiesto scusa agli agenti del commissariato di Taurisano, ammettendo di aver perso le staffe, e di aver minacciato di morte i poliziotti con una tanica di benzina ed un accendino tra le mani. Aveva negato, però, di aver intimidito la signora e la figlia con una pistola, precisando di non possedere armi da fuoco e di aver solo gesticolato.

Stando alla versione della difesa, infatti, il gesto del 38enne sembrerebbe essere stato dettato dal timore. L’uomo stava rincasando e, alla vista di una vettura sconosciuta, aveva temuto che a bordo ci fossero malintenzionati. Nei giorni scorsi, infatti, il 38enne aveva già subito furti di animali. Per questi motivi, si era avvicinato all’auto, chiedendo agli occupanti di scendere. Essendo molto buia la zona, ed accortosi solo in un secondo momento che si trattava di una donna e di una ragazza, le avrebbe soltanto invitate ad andare via.

Nei prossimi giorni, il legale del taurisanese proverà ad ottenere un’attenuazione della misura.

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