“Ti vedrò un giorno e ti sputerò in faccia davanti a tutti”, “Hai i secondi contati, poi ti faccio saltare in aria”. Sono solo alcune delle gravi minacce che un giovane di 27 anni, originario di Taurisano, avrebbe rivolto all’ex fidanzata, una ragazza di vent’anni, dopo la fine della loro relazione. I due stavano insieme da quando lei aveva appena 14 anni, ma la giovane aveva deciso di interrompere il rapporto a causa delle continue violenze psicologiche e fisiche subite.
Secondo quanto emerso durante il processo, il ragazzo avrebbe sottoposto la ex compagna a un vero e proprio clima di terrore, tra insulti, minacce e continui controlli. In alcune occasioni le avrebbe persino detto: “Ti butto l’acido addosso”, obbligandola a mandargli foto per dimostrare dove si trovava e con chi, oltre a impedirle di frequentare amici o conoscenti al di fuori di lui.
Nonostante fosse stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, il 27enne avrebbe ignorato l’ordine del giudice, raggiungendo la ragazza a una festa di compleanno nel novembre del 2022 e accompagnandola persino a casa al termine della serata.
Nelle scorse ore, la Prima Sezione Penale del Tribunale di Lecce, presieduta dalla giudice Annalisa De Benedictis, con a latere Elena Coppola e Andrea Giannone, ha emesso la sentenza al termine del giudizio immediato: un anno di reclusione per atti persecutori, con sospensione condizionale della pena. Il giovane è stato invece assolto dall’accusa di violenza sessuale aggravata, reato per il quale la vittima aveva raccontato di essere stata costretta a subire rapporti sotto minaccia di morte.
La pubblica accusa, rappresentata dalla pm Erika Masetti, aveva chiesto una condanna ben più severa, pari a dieci anni di reclusione. A difendere l’imputato l’avvocato Giorgio Caroli.