L’educazione alla prevenzione del bullismo, del cyberbullismo e della violenza di genere è stata al centro di un incontro, organizzato dal Comitato Genitori “G. C. Vanini”, che si è tenuto nella mattinata di mercoledì 27 novembre 2024 presso l’edificio scolastico di via Negrelli, a Taurisano.
All’evento, finalizzato a sensibilizzare i ragazzi di prima, seconda e terza media sui temi del rispetto, della solidarietà e della parità di genere, hanno preso parte la psicologa e psicoterapeuta Silvia Olive (centro antiviolenza “Il Melograno”) e il commissario capo Antonio De Iaco (dirigente del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza).
Il bullismo, inteso come atti di prepotenza e sopraffazione tra pari, resta uno dei problemi principali nelle scuole. Secondo le statistiche, circa un ragazzo su cinque è vittima di bullismo in Italia, e il fenomeno non si limita più ai corridoi scolastici, ma ha trovato nuove modalità attraverso internet. Il termine “cyberbullismo”, infatti, si riferisce all’uso delle tecnologie digitali per aggredire, diffamare o intimidire le persone, e questo fenomeno ha visto un’escalation negli ultimi anni, soprattutto tra i più giovani.
Durante il dibattito, i relatori hanno spiegato ai ragazzi come riconoscere i segnali di bullismo, come proteggersi online e come comportarsi nel caso in cui siano testimoni di situazioni di violenza. È stata sottolineata l’importanza di parlare, di chiedere aiuto agli adulti e di utilizzare le risorse tecnologiche in modo consapevole, con il supporto di piattaforme sicure (youpol) e strumenti di denuncia.
Un altro tema centrale dell’incontro è stato quello della violenza di genere, una piaga non solo fisica, ma anche psicologica, economica e verbale, e può manifestarsi in ogni contesto, dalle relazioni familiari al mondo del lavoro.
Per contrastare questo fenomeno, gli ospiti hanno parlato di educazione alla parità di genere, facendo riflettere gli studenti su come stereotipi e disuguaglianze influenzino le relazioni tra uomini e donne fin dalla giovane età.
“Il nostro obiettivo è quello di creare una cultura del rispetto, in cui le differenze non siano motivo di sopraffazione, ma di valorizzazione reciproca. – dichiara la presidente del Comitato Emanuela Ciurlia – La chiave per contrastare il bullismo, il cyberbullismo e la violenza di genere è l’educazione, che deve partire fin dai primi anni di scuola. La creazione di ambienti scolastici sicuri e inclusivi, dove ogni ragazzo possa sentirsi rispettato e ascoltato, è essenziale per evitare che questi fenomeni prendano piede. È fondamentale promuovere una cultura della solidarietà, della comprensione e della parità, che passi attraverso attività di sensibilizzazione, laboratori e momenti di confronto. Ringraziamo i nostri relatori attente sentinelle e appassionati educatori. Grazie alla nostra dirigente per averci accolto e a tutti i ragazzi che hanno preso parte e attivamente posto quesiti. Avremmo sicuramente modo di porre altri semi in attesa restate al sole”.