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“Verso l’infinito e oltre”: l’importanza della sacralità della vita e del dolore di chi è in lutto

Il 31 maggio 2024, si è svolta a Taurisano, presso la parrocchia “M. SS. Ausiliatrice”, in collaborazione con la parrocchia “San Carlo Borromeo” di Presicce-Acquarica, la manifestazione dal titolo “Verso l’infinito e oltre” come omaggio e ricordo di chi ha perso la vita a causa di un incidente stradale. L’incontro si è svolto con la partecipazione dell’Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada, ed ha ottenuto anche il patrocinio della città di Taurisano.

La cerimonia è stata preceduta dalla celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Mons. Vito Angiuli in memoria di tutte le vittime della strada nel XXV anniversario di morte di Salvatore D’Amico, marito di Marilena De Pietro vedova consacrata nell’Ordo Viduarum di Ugento-Santa Maria di Leuca. Numerose le istituzioni pubbliche e le associazioni private coinvolte.

L’evento, aperto al pubblico, ha avuto come filo conduttore l’arte e la musica come elevazione dello spirito, al fine di sensibilizzare non solo sul tema della sicurezza stradale ma anche sull’accompagnamento spirituale e psicologico di chi resta solo. Per l’occasione sono state invitate autorità civili, religiose e militari: indirizzi di saluto sono stati rivolti da don Mario Ciullo parroco dell’”Ausiliatrice”, da don Luca Abaterusso parroco di “San Carlo Borromeo”, da Abramo Meraglia presidente dell’AIFVS e dal Sindaco di Taurisano Luigi Guidano. Presente anche una rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Presicce Acquarica nella persona del Consigliere Andrea Monsellato.

La serata ha riscontrato un notevole successo, ponendo l’attenzione sull’importanza della sacralità della vita e del dolore di chi è nel lutto. Parole incoraggianti sono state rivolte a Marilena nell’omelia dal Vescovo Vito, durante la celebrazione eucaristica nella Festa della Visitazione di Maria ad Elisabetta: “Cara Marilena, in questo giorno, così importante per te, memoria e segno dell’indimenticabile amore che ti ha unita a Salvatore, risplendi di luce «come una sposa che si riveste dei suoi gioielli (Is 61, 10) e rallegrati perché si avverino per te le parole che il profeta Isaia augura alla città santa di Gerusalemme: essere «una magnifica corona nella mano del Signore, un diadema regale nella palma del tuo Dio» (Is 62, 4) e ha concluso (…) “ti esorto a vivere la tua esistenza e la tua consacrazione vedovile a Cristo con le parole di Swami Paramánanda nella sua poesia “Il povero e la perla”: «La perla di gran valore è nascosta profondamente. Come un pescatore di perle, o anima mia, tuffati, tuffati nel profondo, tuffati ancora più giù, e cerca! Forse non troverai nulla la prima volta. Come un pescatore di perle, o anima mia, senza stancarti, persisti e persisti ancora, tuffati nel profondo, sempre più giù, e cerca!”.

Nel corso della serata si è assistito all’esibizione canora della Corale Taurisanese “don Leonardo Salerno” e all’ esecuzione di brani strumentali di musicisti dell’Associazione “G. Verdi” di Taurisano. Di notevole profondità la proiezione del dipinto “La zattera della Medusa” di Théodore Géricault, con una riflessione sul naufragio come metafora della vita, e il commento del quadro di Pamela Maglie dal titolo “Presagio” rimasto incompiuto proprio a causa della morte di Salvatore che ne aveva apprezzato i dettagli la sera prima di morire.

A conclusione della serata, gli intervenuti hanno ricevuto in omaggio una melagrana in ceramica, oggetto dall’elevato simbolismo artistico e spirituale rappresentativo di unità, fecondità, alleanza, unione, amicizia, concordia. In chiusura, Marilena ha ricevuto da madre e suocera un fascio di fiori, gesto che ha sciolto tutti in un grande e commosso abbraccio.

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