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“L’umano tecnologico”: riflessioni sull’intelligenza artificiale di Giuseppe Rocca

In occasione del venticinquesimo anniversario della fondazione dell’associazione culturale “Odigìtria” di Taurisano è stato pubblicato il ventisettesimo volume del sodalizio e l’ottavo impegno per la ricorrenza d’argento. La realtà associativa, quindi, ha intrapreso una scelta culturale che può sembrare differente dalle altre, ma in realtà è un connubio tra tecnologia e cultura.

“Oggi buona parte della popolazione può dirsi iperconnessa veloce e a portata di smartphone, ciò porta l’associazione culturale “Odigìtria”, ha considerare una nuova fonte di studio, ciò che comunemente viene definita intelligenza artificiale, la sua conoscenza e le riflessioni su questa nuova materia che inevitabilmente ci porta ad utilizzare le nuove tecnologie, utili anche nei processi d’innovazione, conservazione, gestione e fruizione del proprio patrimonio per la sua salvaguardia. Ormai molti addetti alla cultura adottano processi innovativi per valorizzare il patrimonio artistico – storico – culturale, attraverso la produzione e la distribuzione di contenuti innovativi ad alto contenuto tecnologico” spiega il presidente dell’associazione Antonio Ciurlia.

In questa nuova prospettiva e nella fase di rinnovo dell’associazione culturale “Odigìtria”, rientra la pubblicazione di Giuseppe Gabriele Rocca dal titolo “L’Umano tecnologico. Da una socio-semiotica applicata a riflessioni sull’intelligenza artificiale”.

“Le idee di futuro e di intelligenza artificiale, prima ancora di essere concretamente attualizzate, producono senso, per via della loro inevitabile associazione a prospettive e sistemi di valori. Da queste premesse, il libro propone una riflessione che vede l’intelligenza artificiale dalle caratteristiche umane come uno specchio, dove confrontarsi con un’entità – seppur finzionale – così simile a noi da divenire occasione per riflettere su ciò che ci rende umani e sul modo in cui utilizziamo la tecnologia per costruire il mondo che abitiamo. – ha dichiarato l’autore – Ogni forma di tecnologia va infatti vista come mezzo con cui vengono forgiati il presente e il futuro, sulla base di valori e prospettive che guidano le azioni umane in modi che non sono mai neutri ma, al contrario, sempre orientati verso una certa visione del mondo che decidiamo di costruire con le nostre azioni. Queste considerazioni vengono delineate utilizzando gli strumenti della sociosemiotica di stampo strutturalista, messi a punto dalla recente sistemazione teorica perfezionata nell’Università degli Studi di Torino. Mettendo in pratica queste teorie, il libro analizza diverse narrazioni, discorsi, saggi e testualità, che vengono poi confrontate tra loro per arrivare a considerazioni di carattere generale riguardo i temi presi in esame. La riflessione sui testi non diviene quindi una chiusura al loro interno, ma cerca di offrire alcune chiavi di lettura per navigare il presente e il futuro tecnologico”.

Con quest’ultima pubblicazione il sodalizio culturale attraverso l’esperienza sociale, culturale e di ricerca scientifica dimostrata in questi venticinque anni di lavoro per la salvaguardia del patrimonio storico locale, mette in atto una nuova fase di studi che abbraccerà insieme alla cultura il mondo della sociologia, dell’antropologia, della semiotica, della filosofia per una nuova forma di studi e approfondimenti culturali moderni tesi a promuovere il territorio in ogni sua forma.

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