“Tutte le forme di partecipazione sono state azzerate e non si è dato spazio a forme di coinvolgimento della base nelle decisioni, nemmeno quelle più importanti; la cabina di regia non ha mai preso vita”.
Tuona così il consigliere comunale di Taurisano Gianni Liuzzi che, nel corso della convocazione di martedì 14 maggio, ha denunciato una situazione di “dispotismo” da parte del Partito Democratico all’interno della maggioranza taurisanese, iniziata dopo il congresso del febbraio 2023.
“Devo ammettere che la lista elettorale con cui sono stato eletto, “Ripartire Insieme”, si è trasformata gradualmente da lista civica in lista di partito. Dopo il congresso del Partito Democratico, è stata completamente assimilata, eliminando lo spazio per la partecipazione indipendente, e “Ripartire Insieme” è diventata parte del PD. – ha dichiarato Liuzzi – Considerando il sistema elettorale locale, che prevede aggregazioni fra più forze politiche, e anche se i numeri in consiglio lo consentono, non ritengo che sia opportuno restringere tutto attorno al PD il quale, tra l’altro, stando ai risultati delle ultime elezioni politiche rappresenta solo il 16,2% circa”.
Nelle ultime battute, l’ex capogruppo è entrato nello specifico del mancato coinvolgimento denunciato inizialmente, annunciando, poi, la nascita di un suo gruppo autonomo, restando, comunque, in maggioranza.
“Negli accordi elettorali era previsto che il PD non avesse la maggioranza in giunta, e invece oggi non è così. Ho inviato una lettera al Sindaco datata 10 gennaio 2024 per sollecitare una risposta e il rispetto degli accordi sottoscritti, ma ad oggi, dopo 4 mesi di riflessione, con il benestare del M5S, non ho ricevuto alcuna risposta. Pertanto, non mi resta che prendere atto di questa situazione e agire di conseguenza costituendo un gruppo separato in consiglio denominato “Per Taurisano” e partecipare alla realizzazione del programma elettorale da una posizione diversa” ha concluso Gianni Liuzzi.