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Si spaccia per stregone e tormenta la ex: condannato 37enne di Casarano

È stato condannato a quattro anni di reclusione il 37enne originario di Casarano, che avrebbe stalkerizzato la sua ex, una 23enne di Taurisano, mettendo in atto comportamenti minacciosi e violenti, tali da far cambiare alla donna le sue abitudini di vita e procurandole un continuo stato di ansia.

La sentenza è stata emessa nella mattinata di mercoledì dalla GUP Maria Francesca Mariano, al termine del processo celebratosi con rito abbreviato, durante il quale la PM Donata Buffelli aveva chiesto un anno e mezzo di reclusione.

La giudice, inoltre, ha disposto il risarcimento in separata sede in favore della persona offesa che si era costituita parte civile, con gli avvocati Ada Alibrando e Salvatore Ponzo.

Il comportamento morboso dell’uomo, difeso dall’avvocato Attilio De Marco, avrebbe avuto inizio durante la relazione sentimentale tra i due. Già in questo periodo il trentasettenne avrebbe posto in essere un’escalation inarrestabile di vessazioni, violazioni continue e costanti della privacy della donna.

Proprio a causa di questo attaccamento continuo, che lo avrebbe portato a controllarla in modo soffocante, impedendole persino di vedere le amiche, a telefonare ed inviare messaggi minatori alimentati dal costante sospetto che lei uscisse con altri ragazzi, la ventitreenne avrebbe deciso di mettere fine alla loro relazione.

Scelta non condivisa dal trentasettenne, il quale avrebbe aumentato la gravità della sua condotta, aggiungendo continue denigrazioni, diffamazioni, umiliazioni gratuite e minacce a danni della sua ex.

“Ti sei vista con un altro […] ora vedi cosa ti combino” le avrebbe scritto in un messaggio del 31 gennaio 2022, colorando il testo con epiteti molto sgradevoli.

Per nulla persuaso a desistere dal perseguitare la ventitreenne, nonostante la sua utenza telefonica fosse stata bloccata dalla donna, avrebbe cercato di contattarla attraverso il telefono della madre e magari fissare un appuntamento.

La sua condotta, poi, avrebbe raggiunto un livello preoccupante il 17 febbraio 2022. Usando un’utenza straniera, per la precisione del Benin (stato dell’Africa occidentale, il cui prefisso è +229) il trentasettenne si sarebbe spacciato per uno stregone o qualcosa del genere.

Nel messaggio le avrebbe scritto di essere stato incaricato di ammazzarla, ma di essere contrario perché i sui “geni” gli avrebbero rivelato la sua innocenza. Affermando che colui che aveva dato l’ordine fosse una persona vicina a lei, le avrebbe detto che era stato fatto un rituale per provocare la sua morte e che per conoscere la verità doveva essere annullato. Al messaggio sarebbero state allegate anche fotografie della ragazza e immagini più inquietanti di un paio di coltelli rivolti verso il suo volto.

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