Torna a grande richiesta anche nella programmazione 2021-2027 la misura Nidi (Nuove iniziative di impresa), strumento di agevolazione che sostiene l’autoimpiego di persone che hanno difficoltà ad accedere al mondo del lavoro, come giovani, donne, disoccupati, lavoratori in procinto di perdere il posto, precari e autonomi con partita Iva. Tutti accomunati tuttavia dalla caratteristica di possedere una buona idea d’impresa. Idea e risorse di Nidi diventano così la combinazione vincente per costruire da sé la propria occasione, aprendo una microimpresa.
L’Avviso regionale, pubblicato ieri, 14 dicembre 2023, sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia, è già attivo e sarà gestito dalla società in house e finanziaria regionale Puglia Sviluppo, in qualità di organismo intermedio e finanziario. La misura ha una dotazione iniziale di 40 milioni di euro sostenuta dal Programma regionale Fesr-Fse+ 2021-2027, con la peculiarità di agevolare in modo mirato proprio chi in possesso di una buona idea imprenditoriale non ha o non riesce a reperire le risorse finanziarie.
L’avviso prevede infatti quattro target: le compagini giovanili, le imprese femminili, le nuove aziende e le imprese turistiche; in ogni caso le compagini devono essere partecipate per almeno il 50% da soggetti con difficoltà di accesso al mondo del lavoro. In generale offre un contributo a fondo perduto, un prestito rimborsabile a tasso zero e un ulteriore contributo per le spese di gestione sostenute nei primi mesi di attività. Ma gli aiuti sono differenziati a seconda della compagine e delle caratteristiche dell’impresa. Ad esempio per imprese costituite interamente da giovani o da donne si prevede un’intensità di aiuto sempre pari al 100%, con un contributo a fondo perduto che può arrivare al 75% per le imprese virtuose oltre che servizi di accompagnamento a cura dell’Arti, l’Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione.
In particolare le compagini giovanili, cioè le società costituite interamente da giovani, potranno investire fino a 50mila euro, le imprese femminili fino a 100mila euro, le nuove imprese e le imprese turistiche fino a 150mila euro.
I settori nei quali sarà possibile avviare una nuova impresa sono molteplici e riguardano le attività manifatturiere ed edili, le attività artigiane, la ristorazione, i servizi alle imprese e alle persone, le attività sportive, artistiche e culturali, l’e-commerce e la micro-ricettività finalizzata a promuovere un turismo innovativo e sostenibile.
L’accesso è esclusivamente online attraverso il portale Sistema Puglia.
“Nidi è la più grande opportunità offerta da una Regione italiana per chi è in difficoltà ad accedere al mondo del lavoro”, spiega l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci. “Per questo lo proponiamo da tre programmazioni, migliorandolo ogni volta per renderlo più adatto alle esigenze dei nuovi imprenditori. Così un soggetto debole e tenuto ai margini del mercato del lavoro proprio per le sue condizioni di svantaggio, grazie a questo sostegno, può invertire la rotta e diventare titolare della propria impresa e artefice della propria vita, reagendo alla disoccupazione con l’autoimprenditorialità. Nel ciclo di programmazione 2014-2020 la misura ha permesso di creare 3.071 nuove imprese e opportunità di autoimpiego per ben 4.172 persone, in condizioni di difficoltà, un successo che vorremmo ulteriormente migliorare con questa nuova edizione della misura. Per questo 40 milioni è solo una dotazione iniziale che sarà incrementata in relazione alle esigenze delle imprese”.
Nidi è uno degli strumenti di agevolazione di maggior successo della Regione Puglia. Ininterrottamente aperto dal 2014 a maggio 2023, nel ciclo di programmazione 2014-2020 ha concesso agevolazioni per oltre 189 milioni di euro, tra fondo mutui e sovvenzioni dirette. Delle 3.071 imprese beneficiarie, 2.356 hanno concluso la realizzazione degli investimenti agevolati e, ad oggi, sono stati erogati 155 milioni di euro.
A febbraio 2022 una nuova edizione dell’avviso ha previsto aiuti maggiori per i soggetti più deboli come le imprese interamente femminili o interamente giovanili. In seguito a questo miglioramento le imprese femminili ammesse sono salite al 53% del totale.
Ecco, in breve, come funziona la misura.
Nidi (Nuove iniziative d’impresa) offre un aiuto per l’avvio di una nuova microimpresa con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso zero sulle spese per investimenti e un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi mesi di attività. Lo strumento agevola in particolare compagini giovanili, imprese femminili, nuove aziende e imprese turistiche; in ogni caso le compagini devono essere partecipate per almeno il 50% da soggetti con difficoltà di accesso al mondo del lavoro.
L’investimento proposto può avere un valore compreso tra 10mila e 150mila euro, con un’agevolazione che varia al crescere del valore dell’investimento. L’agevolazione è coperta per il 50% dal contributo a fondo perduto e per il restante 50% dal prestito rimborsabile che diventa 75% per le imprese femminili e giovanili virtuose, cioè quelle aziende che avendo rendicontato gli investimenti e restituito regolarmente la prima metà del prestito, non dovranno più restituire la parte residua.
La procedura di accesso alle agevolazioni è molto semplice. Occorre accedere tramite Spid al sito www.sistema.puglia.it/nidi e compilare una domanda preliminare che descrive le caratteristiche tecniche ed economiche del progetto, i profili dei soggetti proponenti, l’ammontare e le caratteristiche degli investimenti e delle spese previste.
La misura è strutturale e pluriennale, quindi non ha scadenza ma sarà aperta finché ci saranno risorse disponibili.