“Donbass & Kosovo: conflitti nel cuore dell’Europa”: il dibattito in sala consiliare

“Donbass & Kosovo: conflitti nel cuore dell’Europa”. È questo il titolo del dibattito, che si svolgerà sabato 18 novembre 2023 presso la sala consiliare del Comune di Taurisano.

Nel corso della serata si parlerà dei conflitti in Donbass e Kosovo, e saranno presentati i progetti umanitari realizzati in questi territori dalle associazioni “Una voce nel silenzio” e “Vento dell’Est”, che hanno organizzato il convegno.

La prima realtà è nata dalla volontà di rendere noto il dramma vissuto dai tanti cristiani che, in tutto il mondo, sono ancora oggi perseguitati per la loro fede religiosa; ha esteso, poi, il suo raggio d’azione donando aiuti, attraverso missioni umanitarie, a quelle comunità oppresse e perseguitate perché private della loro autonomia e della loro libertà e in linea con i principi etici dell’associazione. Nel gennaio del 2016 volontari di UVNS hanno visitato Damasco, Maalula, Homs e Tartus, donando alla popolazione il materiale raccolto precedentemente in Italia, generi alimentari e beni di prima necessità.

In Palestina, nell’aprile del 2016 e nel marzo del 2017, l’associazione ha finanziato la costruzione dell’impianto d’illuminazione del campo di calcio di Beit Jala, utilizzato dai bambini palestinesi, fornendo loro anche il materiale tecnico calcistico. Ancora in corso l’iniziativa “StudiAMO a distanza” che promuove l’adozione del percorso scolastico, sostenendone le spese, degli scolari di Betlemme e Gerusalemme. Nelle enclavi serbe del Kosovo ha luogo la terza missione umanitaria di Una Voce Nel Silenzio, con la ristrutturazione di alcune aule della scuola elementare di Orahovac, il sostegno economico ad alcuni progetti di solidarietà del monastero di Dečani, l’apertura del centro giovanile nell’enclave serba di Velica Hoca.

Quarto fronte dove ha operato l’associazione è il territorio del Nagorno Karabakh o Artsakh, a sostegno della popolazione armena, oppressa dal governo e dall’esercito dell’Azerbagian, che nel Settembre 2023 con una violenta offensiva militare ha operato una vera e propria pulizia etnica che ha provocato l’esodo di oltre 100.000 armeni.

In questo territorio UVNS ha sviluppato progetti volti al sostegno dell’occupazione della popolazione giovanile e di recupero del patrimonio religioso.

Lo scopo dell’associazione “Vento dell’Est”, invece, è quello di contribuire a ristabilire e rafforzare i tradizionali rapporti di amicizia e collaborazione tra Italia e Russia, soggetti in tempi recenti ad uno sciagurato deterioramento. L’aiuto concreto che attua sin dalla sua fondazione, attraverso iniziative e missioni solidali, va a sostegno dei più deboli ed in particolare di chi soffre a causa di guerra e povertà.

L’associazione è attiva in Donbass, dove la popolazione è in lotta dal 2014 per la propria indipendenza dall’Ucraina, attraverso una serie di iniziative benefiche rivolte soprattutto a bambini e anziani.

All’evento di sabato 18, patrocinato dal Comune di Taurisano, ed in programma alle ore 18:30, prenderanno parte: Gianni Micalessin (reporter di guerra); Lorenzo Berti (Vento dell’Est); Antonio Cardigliano (portavoce UVNS); Roberto Marti (senatore della Lega e presidente della Commissione Cultura al Senato).

Il tavolo, infine, sarà l’occasione per presentare la mostra fotografica del reporter Vittorio Rangeloni, dal titolo “9 anni di guerra nel Donbass”.

Il reporter lombardo è nato il 4 dicembre 1991. Dopo aver conseguito il diploma di geometra si è avventurato nel mondo del lavoro. Parallelamente ha sempre amato viaggiare, fotografare, scrivere e sognare un pianeta più giusto. Nel 2015, il destino lo ha condotto in Donbass, territorio conteso tra l’Ucraina e la Russia.

Complice la presenza di tracce di sangue russo nelle sue vene, ha iniziato una nuova vita tra le trincee, per riprendere, fotografare e raccontare una guerra nel cuore dell’Europa. Oltre alle centinaia di articoli e ai reportage prodotti (pubblicati per giornali online, su canali social e su blog), ha iniziato a trasferire su carta le impressioni più intime vissute durante un conflitto mai terminato.

Vive stabilmente in Donbass, ma rientra periodicamente in Italia per partecipare a conferenze ed eventi in diverse città italiane, promuovendo progetti umanitari a supporto in primo luogo dei bambini che vivono ancora nei pressi del fronte.