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Taurisano ricorda don Renato ad un mese dalla scomparsa

Lunedì 13 novembre, la Parrocchia “Trasfigurazione di N.S.G.C.” di Taurisano si è riunita per la celebrazione vespertina della Santa Messa nel trigesimo della morte di don Renato Attanasio.

A presiedere la Liturgia, che ha avuto luogo presso la Chiesa Matrice, è stato don Stefano Ancora, vicario per la pastorale della Diocesi di Ugento S. Maria di Leuca.

Anche la Parrocchia “Maria SS. Ausiliatrice” si è unita nella preghiera, nel corso della Santa Messa delle ore 18, celebrata dal parroco don Mario Ciullo.

Don Renato, originario di Ruffano, ha trascorso tutta la sua vita sacerdotale a Taurisano, svolgendo il ministero di parroco della più antica comunità taurisanese per molto tempo.

Esattamente un mese fa, presso l’Hospice “Casa di Betania” della Fondazione “Cardinal G. Panico” di Tricase, ha concluso la sua vita terrena all’età di 80 anni, raggiungendo quel Padre che aveva servito in tutta la sua esistenza in maniera incessante e devota.

Il rito esequiale, presieduto dal vescovo Vito Angiuli e concelebrato dal clero diocesano, si è svolto il giorno successivo presso la Chiesa Matrice. All’esterno dell’aula liturgica c’era una moltitudine di fedeli, tutti riuniti per dare l’estremo saluto all’amato sacerdote.

“Caro don Renato, sei stato un uomo giusto. La Scrittura definisce “giusto” colui che è fedele alla legge di Dio e vive sottomettendosi alla sua volontà e cammina secondo i suoi comandamenti. – aveva ricordato Mons. Angiuli nel corso dell’omelia del funerale – Per questo «il giusto sarà sempre ricordato» (Sal 111,6) ed anche se sono molte le sue sventure, «da tutte lo libera il Signore» (Sal34, 2). Il Signore benedice «il giusto: come scudo lo copre la sua benevolenza» (Sal 5,13). In questo momento, caro don Renato, possiamo riferire a te le parole del salmo: «Una luce si è levata per il giusto, gioia per i retti di cuore. Rallegratevi, giusti, nel Signore, rendete grazie al suo santo nome» (Sal97 (96), 11-12).  Vivi nella gioia del tuo Signore che hai amato e servito con tanto affetto e tanta dedizione. Ci confortano le parole dell’Apocalisse: «Beati i morti che muoiono nel Signore. Sì, dice lo Spirito, essi riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono» (Ap 14, 13). È questa forse la più sorprendente delle beatitudini, certamente la più consolante. Niente va perduto e tutto è trasfigurato in una gioia senza fine. È la gioia che il Signore ti concede ora che puoi contemplare il suo volto; una gioia grande, purificata come oro nel crogiuolo, dal fuoco della sofferenza che ti ha reso un olocausto gradito a Dio (cf. Sap 3, 6). Con i tuoi genitori e tua sorella Irma, vivi per sempre in quell’amore che ti ha generato e ti ha consacrato come ministro di Cristo Signore”.

LA BIOGRAFIA

Don Renato Attanasio è nato il 6 Novembre 1942 a Ruffano, da Antonio e Giuseppa Vetruccio. Dopo un’infanzia vissuta assieme ai fratelli Rocco, Irma e Maria, già all’età di 11 anni, nel 1953, ha deciso di fare ingresso nel Seminario Minore di Ugento.

I suoi studi ed il discernimento vocazionale sono proseguiti, poi, a partire dal 1959 presso il Pontificio Seminario Maggiore “Pio XI” di Molfetta e, dal 1963, nel Pontificio Seminario Romano Maggiore di Roma, dove ha conseguito il Baccalaureato in Sacra Teologia.

Negli anni del soggiorno romano ha avuto come compagni di corso i futuri Cardinali Crescenzio Sepe (poi Arcivescovo di Napoli) e Angelo Comastri (futuro Arciprete di San Pietro e Vicario di Sua Santità per la Città del Vaticano).

Rientrato in Diocesi, l’11 marzo 1967 è ordinato sacerdote da mons. Giuseppe Ruotolo nella parrocchia matrice di Ruffano. Il 22 settembre dello stesso anno, è nominato vicario della parrocchia “Trasfigurazione” di Taurisano. Il 12 marzo 1981, mons. Mincuzzi lo nomina parroco della stessa comunità, ricordandogli che, con questo incarico, raccoglie «una ricca eredità pastorale che […] mons. De Vitis e don Ugo Schimera hanno depositato nel cuore del popolo taurisanese». Fedele a questo compito, per 55 anni, si è dedicato con tutte le sue forze a servire la comunità affidata.

Nel 2005 viene colpito dalla malattia che accetta con grade forza d’animo e con totale abbandono alla volontà di Dio. Al compimento dei 75 anni, Papa Francesco gli fa personalmente i suoi auguri chiamandolo al telefono. L’8 ottobre 2017, al termine della visita pastorale alla comunità parrocchiale, presenta le dimmissioni al vescovo Vito Angiuli con queste parole: «A partire dal 6 novembre 2017, Lei può disporre di me per il bene della parrocchia prima, unica e ultima che ho servito. Vorrei rassomigliare a Gesù che “avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine”».

Nella lettera di risposta, Mons. Angiuli aveva manifestato la sua paterna vicinanza e la sua umile preghiera, sottolineando l’opportunità di «continuare a edificare la comunità taurisanese, soprattutto con l’offerta spirituale della tua sofferenza». E così ha fatto don Renato, fino al suo ultimo respiro.  

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