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Consorzi di bonifica, presentato il documento sottoscritto da 15 sindaci e 60 amministratori comunali salentini

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Si allarga il fronte della protesta contro i consorzi di bonifica ed i servizi mai effettuati verso gli agricoltori salentini ed operatori del settore.

Nei mesi scorsi, a farsi portavoce del problema e a denunciare la situazione di disagio erano stati il consigliere comunale di Collepasso Salvatore Perrone, ed il collega di Taurisano Gianni Liuzzi.

I due avevano inizialmente dato il via ad uno sciopero della fame, poi sospeso in seguito al tavolo sul tema concesso dal Prefetto di Lecce Luca Rotondi e quello in Regione dall’assessore all’agricoltura Donato Pentasuglia.

Da oggi, però, la protesta contro le “cartelle pazze” dei consorzi di bonifica è ripartita nuovamente da Collepasso, allargandosi nel corso di questo tempo e coinvolgendo altri amministratori.

Questa sera, infatti, alle ore 19, presso piazza Dante, è stato presentato un documento di proposta indirizzato al Presidente della Regione Michele Emiliano, ai consiglieri regionali, ed inviato per conoscenza al Prefetto di Lecce, al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed al Ministro Francesco Lollobrigida.

Nel documento, sottoscritto da 15 sindaci e 60 amministratori comunali salentini, viene spiegato dettagliatamente l’origine delle cartelle ed i disservizi generati dalla lunga gestione commissariale, si propone un’azione del consiglio regionale per l’annullamento delle richieste di pagamento dei contributi consortili o la sospensione delle stesse in attesa di verifica del piano di classifica approvato dai vari consorzi.

Oltre a Puglia Popolare, ha dato la sua adesione all’iniziativa anche l’Udc provinciale, per voce del suo coordinatore, Carmelo Isola e del vicesegretario, Antonio Manca. Va rimarcato che hanno sottoscritto il documento amministratori bipartisan tra tutti gli schieramenti preoccupati dalle reali ricadute sui cittadini salentini vessati da una tassa considerata “iniqua dopo aver subito la devastazione delle loro olivicolture dalla Xylella”.

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