Monta la protesta riguardo l’edilizia scolastica a Taurisano, a nove giorni esatti dall’inizio delle lezioni.
Ad alzare la voce contro l’amministrazione comunale, ancora una volta, è il Comitato Genitori “G.C. Vanini” insieme ad alcuni rappresentanti d’istituto.
Una delegazione di mamme e papà, nella mattinata di sabato 2 settembre, si è recata dinanzi ai cancelli dell’edificio scolastico “A. Sabato” con maglie e cartelloni.
La motivazione che ha portato le famiglie a protestare, la quale più volte è stata fatta presente in differenti articoli e lettere protocollate in Comune, è sempre la stessa e si può riassumere in tre punti: avere informazioni circa la sistemazione delle classi nelle varie sedi dell’istituto comprensivo I° polo di Taurisano; comprendere a che punto sono i vari interventi riguardo l’edilizia scolastica; invitare la maggioranza ad una fattiva collaborazione con chi ha a cuore l’interesse degli studenti e delle loro famiglie.
Su quest’ultimo punto, “I genitori e le famiglie reclamano una mancanza di comunicazione, reiteratamente negata se pensiamo alle mancate risposte ai nostri protocolli nei confronti dell’amministrazione che attendiamo, esulando i legittimi 30 gg amministrativi, da mesi e anni” spiega il Comitato in una nota inviata a Taurisano.online.
Tornando a parlare di edilizia scolastica, su nove edifici quattro sono oggetto di vari interventi tra efficientamento energetico e ristrutturazione, mentre in altri i lavori sono già terminati.
Su questo nessuna notizia giunge dall’amministrazione comunale taurisanese che, però, da circa due settimane sta provvedendo alla sistemazione delle aree verdi dei vari istituti scolastici. Come avvenuto anche il 26 agosto presso l’edificio “G. Comi”, anche oggi amministratori, associazioni, operatori e cittadini del taurisanesi si sono dati appuntamento presso il plesso “A. Sabato” per svolgere attività di pulizia dell’area verde e del giardino da rifiuti abbandonati, oltre a quella di rimozione dell’erba infestante la zona.
All’esterno della sede scolastica, però, a “fare compagnia” ai volontari c’erano le famiglie degli studenti taurisanesi con alcune considerazioni destinate agli amministratori.
“Nella giornata odierna abbiamo rivendicato il diritto di essere informati sulla riapertura in sicurezza degli edifici scolastici. – spiega il Comitato Genitori – Alcuni di questi, ad oggi sono ancora evidentemente sottoposti a cantiere e non siamo a conoscenza circa una eventuale programmazione relativamente alla fine dei lavori, considerato l’imminente inizio dell’anno scolastico fra 9 giorni e nemmeno circa l’eventuale nesso causale tra questa situazione e la riqualificazione di altri edifici come il “Comi” (fino ad ora interdetto), per i motivi che si apprendono dalle delibere della precedente amministrazione, alle attività scolastiche. Lo stesso si può dire per il cantiere aperto dell’edificio scolastico di via Lecce. Se la voce delle famiglie che fanno cittadinanza attiva è stata volutamente ignorata, è sicuro che non sarà di ostacolo nella prosecuzione delle richieste di dialogo, ma solo rafforzative del nostro modus operandi grazie soprattutto a chi crede ancora nel bene comune e nell’evidenza che il dialogo e il confronto portano sempre i migliori risultati, anche in termini di efficacia ed efficienza degli atti e delle azioni della pubblica amministrazione, per la comunità civile e scolastica. Lo stesso non si può affermare per chi crede di poter amministrare un paese rapportandosi agli organi scolastici, all’istituzione scolastica che opera sul territorio grazie ai suoi rappresentati, alle famiglie, e di conseguenza agli alunni e alunni, esimendosi da questi presupposti. Come Virgilio per Dante, Don Milani e i suoi insegnamenti costituiscono l’essenza della nostra azione e del nostro percorso, per cui condividiamo il suo pensiero e il suo operato facendolo nostro, e menzionando le sue parole: “Dovevo bene insegnare come il cittadino reagisce all’ingiustizia. Come ha libertà di parola e stampa.[…] Come ognuno deve sentirsi Responsabile di tutto. Su una parete della nostra scuola c’ è scritto grande “ I Care”. È il motto intraducibile dei giovani americani migliori. “Me ne Importa, mi sta a cuore”[…]”.
Quest’ultima frase è stata affissa sul cancello dell’edificio scolastico “G. Carducci” di via Rimembranze. Oltre alla protesta, infatti, sulle ringhiere di tutti gli edifici scolastici sono stati affissi dei cartelloni con frasi provocatorie: “Sulla sicurezza vogliamo certezza”; “Noi per la scuola ci siamo, e voi?”; “La buona informazione fa parte dell’educazione”; La scelta è anche mia, chiediamo democrazia!”.