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Culto: perché Santo Stefano si festeggia anche il 3 Agosto?

Continuano i festeggiamenti in onore del Patrono di Taurisano anche nella giornata di oggi, 3 agosto 2023.

Le Celebrazioni Eucaristiche si susseguiranno per tutta la giornata, con la prima S. Messa delle ore 8:00 presso la Chiesa di Santo Stefano e le due successive delle ore 10:00 e 19:30 in Chiesa Madre.

Per quanto riguarda i festeggiamenti civili, questa sera in Piazza Castello ci sarà il Concerto Bandistico “Città di Conversano”, diretto dal Maestro Concertatore Susanna Pescetti.

É oggi il giorno in cui, nel 415, vennero ritrovati i resti mortali del Protomartire in un Villaggio poco lontano da Gerusalemme, a Caphargamala.

La lapidazione di Stefano, Lorenzo Lotto, 1513-1516

Stando a quanto viene riportato da alcuni testi scritti che vedremo dopo e secondo quanto narra la tradizione, l’invenzione avvenne per ora del Presbitero Luciano, a cui fu indicato in sogno da Gàmaliele dove avrebbe trovato le reliquie del Santo lapidato nel 36 d.C.

Dopo il ritrovamento, il corpo fu traslato a Gerusalemme il 26 dicembre 415. Durante questo momento una pioggia abbondante interruppe la terribile siccità che affliggeva la terra. Il corpo di santo Stefano rimase nella chiesa del Monte Sion fino al 14 giugno del 460, quando fu trasportato nella basilica fatta costruire appositamente per accogliere le reliquie del Santo dalla moglie di Teodosio II, l’imperatrice Eudossia.

Naturalmente, come tutti gli episodi che riguardano le prime Comunità Cristiane, anche quello sul ritrovamento del corpo di Stefano è avvolto dalla leggenda e particolari che legano misticismo e prodigio. Oltre a quello appena menzionato della pioggia abbondante, lo stesso Presbitero Luciano, in una lettera che lasciò, racconta tutti i particolari del ritrovamento che fu fatto in presenza del vescovo Giovanni di Gerusalemme e di una moltitudine di persone: la terra cominciò a tremare, si diffuse tutto intorno un dolce profumo e ben 73 persone recuperarono la salute.

Confessione di San Lorenzo fuori le mura. Qui riposano i corpi dei Santi Lorenzo, Stefano e Giustino.

Le reliquie del Diacono martire iniziarono a raggiungere tutte le parti del mondo, facendo continuare gli episodi miracolosi, arrivando perfino a far guarire chiunque le toccasse o chiunque si avvicinasse al posto in cui il corpo di Stefano era stato trovato.

Perfino Sant’Agostino si arrese di fronte al loro potere miracoloso diventando uno dei maggiori promotori del culto del Santo, e documentando storicamente l’invenzione dei resti mortali del Protomartire nei suoi discorsi, e nello specifico in uno del 425. Ai discorsi del Santo di Ippona si aggiunge la Legenda aurea di Jacopo da Voragine, che documenta minuziosamente la storia dell’Invenzione di Santo Stefano, ossia il ritrovamento delle sue spoglie.

É questo il giorno in cui la Chiesa Cattolica e quella dei fratelli Ortodossi, che celebrano la festa del Protomartire oggi, si uniscono per venerare Santo Stefano.

Anche a Taurisano, a partire dall’XI secolo si diffuse rapidamente il culto del Santo, fino a dedicare a lui una delle prime Chiese della Città.

la Chiesa di Santo Stefano a Taurisano
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