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Liuzzi propone un ordine del giorno sulla situazione del consorzio di bonifica “Ugento – Li Foggi” e domani scende in piazza

Il consigliere del Comune di Taurisano Gianni Liuzzi ha presentato un ordine del giorno da discutere in consiglio comunale sulla situazione del consorzio di bonifica “Ugento – Li Foggi”.

L’iniziativa di sottoporre alla discussione fra le forze politiche la grave crisi che attraversa, ormai da tempo, l’agricoltura locale e l’incapacità dello strumento consorzio di bonifica di fornire supporto è finalizzata a sollecitare proposte e soluzioni praticabili per la ripresa dell’attività agricola a qualsiasi livello.

A tal proposito, per illustrare alla cittadinanza la proposta da discutere in consiglio comunale, Liuzzi ed il comitato spontaneo locale di cittadini ed operatori agricoli taurisanesi domani mattina (2 luglio 2023) saranno in piazza Castello a disposizione di tutti.

Giovedì, invece, con molta probabilità i temi della situazione agricola salentina e del consorzio di bonifica saranno affrontati nuovamente nel corso di un incontro pubblico.

Il consigliere Gianni Liuzzi

“L’agricoltura ha rappresentato e continua a rappresentare un settore di primaria importanza dell’economia locale per le popolazioni del Salento. – spiega il consigliere Gianni LiuzziNon solo fornisce sostegno al reddito, ma contribuisce anche all’immensa ricchezza ambientale, culturale e di tradizioni che si è sviluppata intorno al mondo agricolo, una realtà che le popolazioni locali intendono salvaguardare ad ogni costo. Tuttavia, negli ultimi 12 anni e non solo, l’agricoltura del Salento è stata drasticamente impoverita, non certo a causa degli agricoltori che non ne avevano interesse, ma a causa di una serie di scelte politiche sbagliate. Queste scelte hanno contribuito a portare alla distruzione totale dell’olivicoltura del Salento e di tutto il sistema industriale ad essa collegato, lasciando un vuoto economico e agronomico senza un reale governo. L’agricoltura è stata abbandonata a sé stessa, trasformando ogni appezzamento di terreno – precedentemente coltivato con cura come fonte di reddito per i proprietari e bellezza del paesaggio – in un problema anziché una risorsa”.

Una delle situazioni più critiche, a giudizio del consigliere e del comitato spontaneo è la mancata efficienza nelle attività svolte dei consorzi di bonifica, che avrebbero dovuto essere uno strumento a disposizione del mondo agricolo per governare al meglio il territorio attraverso azioni finalizzate alla conservazione e difesa del suolo, alla fornitura e gestione delle risorse idriche per scopi irrigui, nonché alla salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente. Azioni, però, rimaste solo su carta.

“Se guardiamo ai risultati raggiunti dopo dodici anni di commissariamento, possiamo affermare con ragionevole certezza che in questi anni, per scelta politica, il consorzio è stato sedato e paralizzato, contribuendo ad accompagnare il disastro che si è verificato nelle campagne del Salento. – continua Liuzzi– Era inevitabile. La gestione commissariale di qualsiasi ente, per definizione, dovrebbe essere di breve durata, ma nel caso del consorzio di bonifica Ugento li Foggi si è protratta per 12 anni senza produrre i risultati attesi. La maggior parte dei consorziati è stata trasformata da utenti di servizi a meri contribuenti, costretti a pagare contributi per coprire costi e spese la cui reale necessità è ancora tutta da dimostrare”.

Secondo le intenzioni del legislatore regionale, la gestione commissariale dovrebbe essere accompagnata ed assistita da una consulta composta da non più di undici membri, nominati dal Presidente della Giunta Regionale. Tuttavia, non è stato possibile trovare nessuna traccia di questo organo. Il commissario unico avrebbe dovuto inizialmente occuparsi dell’individuazione dei nuovi perimetri consortili e della redazione dei nuovi piani di classifica. Successivamente, con l’approvazione della legge 1/2017, volta a completare il processo di riforma dei consorzi di bonifica avviato con la L.R. n.12/2011 e la L.R. n.4/2013, si è stabilito che si sarebbe dovuto procedere al risanamento e al raggiungimento dell’equilibrio di gestione e autogoverno dei consorzi commissariati, con successiva soppressione ed istituzione dell’unico consorzio di bonifica Centro-Sud Puglia (al quale sarebbero state trasferite le funzioni e la gestione degli enti soppressi).

“Ad oggi, giugno 2023, il consorzio di bonifica Ugento Li Foggi non è stato ancora risanato e, secondo il rendiconto del 2021, registra ancora un disavanzo per competenza di circa 20 milioni di euro. – conclude il consigliere LiuzziNonostante la costituzione del nuovo consorzio di bonifica Centro-Sud Puglia, quest’ultimo non è ancora operativo. I consorzi, incluso quello ugentino, continuano ad essere gestiti dal commissario unico e a svolgere le loro attività come se non fossero stati soppressi. Questa situazione ha portato a un evidente immobilismo e malfunzionamento di questi enti, senza che i consorziati abbiano alcun potere di intervento sulla gestione, nemmeno attraverso le associazioni di categoria. Nel frattempo, questi ultimi sono costretti a pagare i contributi consortili, spesso in misura superiore al reddito stesso ottenuto, senza ricevere alcun servizio e senza che vi sia un reale miglioramento del territorio, come originariamente promesso. Stante la situazione attuale, così come descritta in precedenza, sembra che la riforma dei consorzi di bonifica, così come prevista, non sia in grado di risolvere i problemi. Chiudere i consorzi esistenti per crearne uno di dimensioni maggiori potrebbe non essere sufficiente per affrontare le sfide. Al contrario, potrebbe essere utile considerare l’opzione di avere più consorzi o comprensori di bonifica di dimensioni ridotte, simili ai comprensori del GAL, che siano più vicini ai territori e coinvolgano attivamente i Comuni e la Provincia. Questo potrebbe rendere gli strumenti di gestione più agili e meglio orientati a servire l’agricoltura e l’economia locale”.

Coprire con i fondi della Regione il disavanzo del consorzio Ugento Li Foggi, riconoscendo lo stato di calamità del territorio come conseguenza della Xylella; annullare le richieste di pagamento dei contributi consortili; cessare l’esperienza commissariale e ripristinare gli organi collegiali di base per garantire la partecipazione democratica; rivedere la riforma dei consorzi e non dare corso all’operatività del nuovo Consorzio di bonifica Centro-Sud Puglia; verificare la possibilità di ridurre l’operatività dei Consorzi di bonifica a comprensori irrigui dello stesso perimetro dei GAL, o, in alternativa, verificare se sia possibile coinvolgere l’ente Provincia nella gestione delle risorse e nella formulazione dei servizi già in capo al Consorzio di bonifica; destinare più risorse finanziarie all’agricoltura salentina per una concreta ripresa sono gli obiettivi che il comitato spontaneo locale di cittadini ed operatori agricoli taurisanesi si è posto ormai da tempo e le richieste che intende fare agli organi preposti.

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