È stata inaugurata oggi, 9 giugno 2023, la mostra sull’arte bizantina preparata dagli alunni della scuola secondaria di primo grado “Don Tonino Bello” di Taurisano, che è in esposizione presso l’auditorium del plesso di via Negrelli.
All’inaugurazione, che si è svolta nella mattinata di oggi, hanno preso parte la dirigente scolastica Maria Abbondanza Baglivo, gli alunni e le insegnanti che hanno curato le attività.
La mostra sarà aperta al pubblico ed ai genitori degli alunni domani, a partire dalle ore 8.
Gli elaborati esposti, infatti, sono frutto di due percorsi didattici differenti svolti nel corso dell’anno scolastico: uno riguardante “L’arte delle pietre a secco”, eseguito dagli alunni delle classi prime, e l’altro dal titolo “L’arte bizantina”, effettuato dalle classi seconde.
“La metodologia usata per entrambi i progetti è stata quella laboratoriale che privilegia l’apprendimento esperienziale, incentivando negli alunni un atteggiamento attivo nei confronti della conoscenza sulla base della curiosità e della sfida. – spiega la prof.ssa Adalgisa Carrapa che ha curato i progetti – Gli studenti hanno lavorato con il docente promuovendo un apprendimento significativo che sicuramente ha favorito la loro motivazione. Per tutti è stata un’occasione per fare esperienze gratificanti, interagendo, cooperando, calandosi nella relazione d’aiuto, costruendo insieme abilità e competenze. Il “fare insieme”, attraverso la scoperta della solidarietà, l’empatia e il senso di responsabilità, è stata la modalità per sviluppare e consolidare relazioni inclusive produttive e cooperative, in cui le diversità e le potenzialità di ciascuno diventavano risorsa per l’altro”.
La finalità dei progetti consiste nel trasmettere le caratteristiche peculiari del paesaggio extraurbano salentino e dell’arte bizantina locale, rendendo gli alunni consapevoli dell’inestimabile valore ambientale, storico e culturale e formare dei cittadini responsabili, affinché producano efficaci azioni di rispetto e tutela.
Il progetto “L’arte delle pietre a secco” è stato caratterizzato da due momenti distinti: in primis sono state analizzate le trasformazioni del paesaggio naturale salentino ad opera dell’uomo per ricavare “frutto” da questa terra di “pietra” e la stretta connessione tra le caratteristiche geologiche del suolo con la tecnica della pietra a secco; il secondo momento ha riguardato la fase operativa, ovvero la produzione di tavole grafiche individuali con l’inserimento di foto, didascalie, dettagli costruttivi, disegni personali e la produzione de “I Racconti di nonno…”.
Gli alunni si sono avvicinati al mondo rurale attraverso le interviste che hanno rivolto ai loro nonni. Attraverso il fluire delle loro parole hanno cercato di ricostruire le loro vite, le loro fatiche, i loro momenti di svago, i grandi gesti di solidarietà e di aiuto reciproco; hanno immaginato lo scorrere delle loro giornate in luoghi meravigliosamente semplici e incontaminati, in quanto ciò che era stato modificato dall’uomo era perfettamente integrato e rispettoso dell’ambiente.
Gli alunni delle classi seconde, invece, hanno costruito dei “libretti” in cartoncino, decorati con ricchi motivi ed elementi prodotti dagli stessi alunni. Al loro interno sono stati realizzati altri mini book in cui è stata analizzata l’arte bizantina locale, partendo dalla conoscenza storica e geografica dell’impero bizantino.
Sono stati messi in evidenza, osservando soprattutto le chiese di Ravenna, gli elementi caratteristici dell’architettura bizantina, per poi passare ad analizzare i manufatti architettonici bizantini sparsi sul nostro territorio. I ragazzi si sono soffermati, inoltre, sull’ importanza della presenza dei monaci basiliani per lo sviluppo dell’economia salentina.
“I lavori effettuati sono multidisciplinari in quanto hanno fatto leva sulle abilità in Arte e immagine e Italiano, sulle conoscenze in ambito storico-geografico, sulle competenze di tecnologia per il disegno e la costruzione dei vari book che hanno arricchito gli elaborati. L’allestimento della mostra è frutto della esclusiva creatività e capacità organizzativa degli alunni. In ultima battuta, si può affermare che questa esperienza didattica ha maturato negli alunni una coscienza che mira alla tutela, alla valorizzazione e alla salvaguardia dei beni ambientali e artistici presenti sul nostro territorio, nella consapevolezza che senza conoscenza non può esserci rispetto” ha concluso la prof.ssa Carrapa.