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“Se questo è antifascismo”: PRC interroga la maggioranza Guidano

Sono toni duri quelli usati dal partito della Rifondazione Comunista di Taurisano che, attraverso una nota giunta alla nostra redazione, interroga la maggioranza Guidano sul valore dell’antifascismo.

“È passato quasi un anno e mezzo da quando il partito dei “democratici e progressisti” taurisanesi ha bussato alla nostra porta per proporci un’alleanza elettorale. – scrive il circolo taurisanese PRC“Condividiamo gli stessi ideali antifascisti” dicevano, “potremo partire da questo per stilare un programma comune”, come no. Coscienti delle esperienze del passato (che insegnano sempre), diffidammo. E, a quanto pare, non ci sbagliavamo. All’indomani della Celebrazione della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, ci ritroviamo sgomenti a dover porre degli interrogativi a tutta l’attuale Amministrazione “antifascista” (le virgolette non sono casuali)”.

È stata notata da tutti la poca partecipazione dei cittadini alla manifestazione del 25 Aprile, organizzata presso il Monumento ai Caduti di via Casarano. Il primo a sottolineare questo aspetto è stato proprio il primo cittadino di Taurisano durante il suo intervento, come ha fatto anche Rifondazione Comunista nel comunicato, che si è posta ulteriori interrogativi: “qual è il “debito di riconoscenza nei riguardi dei nomi incisi su quella Lapide” (per citare testuali parole del Sindaco) se rifiutate come più volte da Noi propostovi (senza considerazione alcuna, dal basso della miseria con cui additate personaggi politici non così diversi da voi): il ritiro della cittadinanza onoraria a Mussolini, e la mozione che negherebbe la concessione di spazi pubblici a organizzazioni neofasciste?”

“Il Ricordo della Liberazione d’Italia non deve essere un banale appuntamento annuale, circoscritto a dieci minuti scarsi di intervento istituzionale; – si legge ancora – è inutile portare una corona a un Monumento il cui senso viene oltraggiato non (tanto) dalle più giovani generazioni che oggi tacciamo di inciviltà e degrado valoriale (vedi monito punitivo nei confronti degli autori del gesto di Capodanno e della cittadinanza che gli ha coperti) ma da chi è consapevole della complessità del fenomeno della Resistenza (su cui la Repubblica italiana pone le sue fondamenta) ma poi non è in grado, o peggio, ha dimenticato il suo dovere di tramandarne i valori. Perché parlare di valori che rischiano di andare nel dimenticatoio, quando la causa di questo siete proprio voi e il vostro colpevole silenzio?”.

Secondo quanto afferma il gruppo di Rifondazione, inoltre, nulla si sa sulla promessa dell’attuale maggiornaza fatta ad ANPI circa l’intitolazione di una piazzetta alla memoria della Partigiana Maria Teresa Sparascio, per “sottolineare l’importanza della Resistenza delle Donne, in omaggio alla staffetta salentina di Tricase”.

Questi interrogativi si concludono con una constatazione tutta negativa da parte del gruppo guidato da Rocco Cavalera: “La stridente contraddizione tra le belle parole, i bellissimi e condivisibili intenti (sulla bocca) e questo comportamento si commenta da solo”.

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