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Quaranta nuovi spazi per “Luoghi Comuni”: tra questi due di Taurisano

Quaranta spazi candidati in due settimane da parte degli Enti Pubblici: è lo straordinario risultato di “Luoghi Comuni“, l’iniziativa di innovazione sociale e rigenerazione urbana delle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI che, dal dicembre 2018, dà spazio alle idee dei giovani pugliesi.

Lo scorso 31 marzo, si è chiuso l’Avviso per la manifestazione di interesse rivolto agli Enti pubblici interessati a rivitalizzare spazi sottoutilizzati attraverso iniziative di innovazione sociale.

Anche il Comune di Taurisano, con delibera di giunta comunale n. 56 del 29 marzo 2023, ha ufficializzato la sua partecipazione a Luoghi Comuni, candidando due spazi: la struttura tensostatica di via Aldo Sabato e l’Immobile confiscato alla mafia di via Francesco Crispi (n.142).

Le candidature giunte negli ultimi 15 giorni sono, dunque, così distribuite: 13 dalla provincia di Lecce, 9 dalla provincia di Foggia, 5 dalla provincia di Bari, 5 da quella di Brindisi, 4 dalla BAT e 4 dalla provincia di Taranto.

“Molti degli ultimi 40 spazi candidati – ha commentato l’assessore alle Politiche giovanili, Alessandro Delli Nocisono collocati in piccoli comuni e aree interne della regione, nello specifico sono 24 gli spazi in comuni con meno di 15 mila abitanti, di cui 10 con meno di 5.000 abitanti. Un dato importante che ci fa riflettere sull’importanza di questa misura che, negli anni, non solo ci ha consentito di rivitalizzare immobili storici, spazi culturali, ex Laboratori Urbani e centri polifunzionali, edifici di edilizia residenziale pubblica ma ci ha permesso di farlo in aree in cui spesso vi è carenza di luoghi destinati al protagonismo giovanile. I luoghi fisici, come emerso dal processo partecipato che ha condotto a “Galattica”, nuovo programma delle Politiche giovanili regionali, sono uno dei principali bisogni espressi dalle ragazze e dai ragazzi di Puglia. E per questa ragione Galattica, ereditando quel patrimonio enorme di Luoghi Comuni, sta partendo con una rete di luoghi fisici destinati ai servizi per l’informazione, l’accompagnamento, il supporto all’attivazione e la promozione di animazione territoriale. Il tutto in spazi giovanili, molti dei quali nati con Luoghi Comuni, in cui i giovani non si sentano beneficiari ma protagonisti”.

Nei prossimi giorni, la Regione Puglia avvierà la valutazione delle ultime candidature pervenute per poi procedere con gli Avvisi rivolti alle Organizzazioni Giovanili del Terzo Settore interessate a rivitalizzare, attraverso progetti di innovazione sociale, gli spazi che verranno selezionati.

Dall’apertura dell’Avviso “Luoghi Comuni” al 31 marzo 2023 sono stati candidati complessivamente 214 spazi sottoutilizzati di proprietà pubblica, per un totale di oltre 440 mila mq di superficie (pari a circa 63 campi da calcio). Il 55% di questi spazi sono immobili, mentre l’11% delle candidature ha riguardato spazi all’aperto. Il restante 34% interessa immobili misti, ovvero dotati di superficie coperta e di annessa superficie scoperta.

Si tratta per la maggior parte di immobili di proprietà comunale, ma anche di immobili provinciali, di ASP (Aziende pubbliche di Servizi alla Persona) e delle ARCA (Agenzie Regionali per la Casa e l’Abitare).

Sono molti gli edifici storici e oltre il 90% di essi risultano essere pienamente accessibili e dotati di accesso indipendente. Oltre il 53% degli spazi, inoltre, è dotato di forniture e arredi.

Per la rivitalizzazione dei 129 spazi selezionati, ARTI ha pubblicato ad oggi 113 Avvisi di co-progettazione che hanno visto la partecipazione di 181 organizzazioni giovanili pugliesi (con una media di 1,6 ad avviso), con il coinvolgimento di 1.212 giovani all’interno dei gruppi di lavoro e in media di 7 partner per ciascun progetto candidato.

Fra gli ambiti tematici che gli Enti pubblici hanno selezionato in sede di candidatura, sono le attività culturali e artistiche di interesse sociale ad essere maggiormente richieste, seguite da attività turistiche di interesse sociale e culturale, attività educative e dagli interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.

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