Anche le quattro comunità parrocchiali taurisanesi hanno vissuto la Domenica della Passione del Signore, conosciuta anche come Domenica delle Palme. È questo giorno che da il via alla Settimana Santa, i sette giorni che si concluderanno con la passione, morte e risurrezione del Cristo.
I fedeli delle comunità taurisanesi si sono radunati, prima della Celebrazioni Eucaristiche di metà mattinata, in un luogo al di fuori della Chiesa per la benedizione dei ramoscelli d’ulivo, secondo quanto prescritto dal rituale. A questa liturgia stazionale ha fatto seguito una processione, che si è conclusa, per ogni comunità, nella propria Chiesa parrocchiale per la continuazione della Celebrazione Eucaristica.
Nello specifico, infatti, quello che la Chiesa Cattolica ricorda oggi è l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, accolto dalla folla che lo acclama come re, agitando fronde e rami presi dai campi, in occasione della festività ebraica della “Sukkot”.
Attraverso questo forte simbolismo liturgico, i cattolici riconoscono il Cristo come il Messia.
Secondo la tradizione ebraica, infatti, quest’ultimo si sarebbe manifestato proprio durante questa festività, nota anche come “festa delle Capanne”.
Durante questa festa, i fedeli arrivavano in massa in pellegrinaggio a Gerusalemme e salivano al tempio in processione, portando in mano e sventolando lo “lulav”, un piccolo mazzetto composto dai rami di tre alberi, la palma, simbolo della fede, il mirto, simbolo della preghiera che s’innalza verso il cielo, e il salice, la cui forma delle foglie rimandava alla bocca chiusa dei fedeli, in silenzio di fronte a Dio, legati insieme con un filo d’erba.
Il cammino era ritmato dalle invocazioni di salvezza (Osanna, in ebraico Hoshana) in quella che col tempo divenuta una celebrazione corale della liberazione dall’Egitto: dopo il passaggio del mar Rosso, il popolo per quarant’anni era vissuto sotto delle tende.
LE IMMAGINI DALLE CELEBRAZIONI
(si ringrazia per le foto Enea Scarlino, Marco De Carlo, Davide Ciurlia, Matteo Ciurlia)