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“Sleepdancer” torna in versione piano edit. L’intervista a Marco Puzzello

È uscito ieri, mercoledì 8 Marzo 2023, il nuovo singolo del taurisanese Marco Puzzello dal titolo “Sleepdancer – piano edit”.

Il brano, dopo un’evoluzione con synth, elettronica e cassa in 4 con una firma di flicorno soprano, torna nella sua “forma pura”: una versione piano edit, interpretata magistralmente dal talentuoso pianista Andrea Rossetti.

Marco Puzzello, trombettista e compositore taurisanese, si laurea al conservatorio Nino Rota di Monopoli, all’età di 21 anni.

Durante gli studi accademici, e successivamente, partecipa a numerose masterclass e workshop con docenti di fama internazionale. Tra i tanti, merita di essere menzionato il “Berklee Clinics” ad Umbria Jazz 2008 con il Berklee College of music di Boston (USA), durante il quale ottiene un importante riconoscimento conferito a soli 20 musicisti su 400 partecipanti.

Nel 2019, viene selezionato al workshop in sound design e composizione di musica per il teatro de La Biennale di Venezia con il Leone d’oro M° Franco Visioli, mentre nel 2020 è in finale al concorso registi under 30 de La Biennale di Venezia Teatro 2020 come performer per lo spettacolo X-Machine della compagnia teatrale Teatro dei Servi Disobbedienti di Bologna.

Nel Novembre 2020 pubblica 6 tracce con i progetti Root e Bija, edite dalla casa discografica Machiavelli Music Publishing per la CREO Music Portraits compilation. La registrazione è avvenuta in seguito alla vincita di due borse di studio per due residenze artistiche a Spessa (PV), nel progetto CREO sostenuto da SIAE, MiBact, Artemista.

Sempre nel novembre 2020, partecipa al progetto “Frame 11” insieme al chitarrista Osvaldo Natali, e, nello stesso anno, lancia l’album “Heroes”, prodotto dalla label Indipendemo Records e distribuito su tutte le piattaforme digitali.

Nel gennaio 2021 è il turno del singolo “Sleepdancer” e dell’album “Haru” (Indipendemo Records).

“Bubusettete” è il titolo dell’album dell’ottobre 2022: il secondo dei Bija. Nello stesso mese pubblica anche il primo progetto dei Vestige (registrato a Taiwan nel 2019), il sestetto internazionale con la cantante Wen Hui Tsai, presentato poi al Taichung Jazz festival 2022, dove è stato ospite per due anni con la stessa formazione.

Oltre alla carriera da concertista, è direttore artistico dell’associazione OdA Officina degli Artisti di Taurisano, dove insegna anche tromba e grammatica musicale.

(ph. Giuliano Sabato)

Marco, come è nata l’idea di “Sleepdancer”?

Il brano Sleepdancer nasce nel periodo più complicato per gli artisti, nel dicembre 2020. Il singolo è un atto di resistenza: un brano che invita a continuare a danzare nonostante tutto. Un mantra che raccoglie insieme la nostalgia e la malinconia metabolizzate da un movimento catartico, libero, che purifica lo spirito.

Poi ho pensato ad Andrea Rossetti, uno dei pianisti a cui voglio più bene e lui ci ha tirato fuori la poesia che cercavo.

Nella copertina c’è una tua foto da piccolo, mentre ascolti musica con un walkman e le cuffiette. Quella malinconia è come se ti avesse fatto sentire piccolo, fragile, ma con la musica sei riuscito a trasmettere un messaggio positivo come quello che hai appena detto. Quanto è importante per te la musica?

Si, quello sono io. Quella foto è stata scattata da mio padre 32 anni fa, a Milano in Piazza del Duomo. Rappresenta me prima di incontrare la Musica. Credo che la Musica non potrà mai avere una descrizione univoca per tutti. Non potrà mai essere definita o categorizzata, anche se noi abbiamo sempre il bisogno di creare “categorie” per fare ordine. Solo lei, però, riesce ad entrare, in maniera così leggera, ma anche così decisa, nella nostra vita e farci cambiare prospettiva sulle cose osservate, lenire ferite, farci riappropriare della bellezza perduta.

Non so se riuscirò mai a quantificare quanto è importante nella mia vita la Musica, perché se lo dovessi fare, non avrei più quell’impulso che mi porta a suonare e scrivere.

(ph. Giuliano Sabato)

Possiamo, quindi, dire che “Sleepdancer – piano edit” è un ritorno alla semplicità musicale e non solo?

Sleepdancer – piano edit è un inno alle cose più vere, alla danza che fa sognare, al bianco torpore di un pomeriggio qualsiasi, alla linea temporale su cui siamo posizionati che segna e insegna momenti incredibilmente malinconici, nostalgici e che lascia sospesi sul meraviglioso gioco che è la Vita.

Obiettivi futuri?

Suonare, scrivere (e non solo musica, mi diletto anche con la poesia e con testi) colgo l’occasione per rimandarvi a questi due link che stanno crescendo molto https://www.facebook.com/RivoluzionePoetica/ e su Instagram https://www.instagram.com/la_rivoluzione_poetica/ ) e ci sono delle idee nuove con lo stesso Andrea sulle quali presto lavoreremo.

Ci sono tantissimi altri obiettivi e progetti tra cui anche le domeniche a OdA dove stiamo organizzando dei piccoli eventi magici (seguiteci sui social per sapere come partecipare https://www.instagram.com/oda_officinadegliartisti/).

album cover art: Giuseppe Marino

label Indipendemo Records

Foto: Giuliano Sabato

foto copertina: papà

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