“Aspetti politico-religiosi su Giulio Cesare Vanini e mancate celebrazioni in Taurisano tra l’Ottocento e il Novecento”. Titola così il nuovo libro di Salvatore Antonio Rocca, che mette su carta la sua ultima inchiesta storica sul filosofo taurisanese, o meglio su quale sia effettivamente la residenza di Famiglia Vanini.
Il volume sarà presentato in Piazza Castello, nelle vicinanze del Monumento a Giulio Cesare Vanini, Mercoledì 1 Giugno 2022 alle ore 19.00. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Luigi Guidano, dell’Assessore alla Cultura Quintino Rizzello e del Presidente dell’Associazione Culturale “Odigitria” Antonio Ciurlia, saranno due gli interventi che si susseguiranno. Il primo è del Prof. G. Franco Mosco sulle “finestre rinascimentali e le iscrizioni del Giovio nel Salento”, mentre il secondo, sulla presentazione del libro, è del Prof. Antonio Di Seclì.
Il volume, pubblicato da Edizioni Odigitria, analizza il contesto storico vaniniano e la sua successiva fama che, tra risposte e non risposte, ha continuato ad alimentare il dibattito sul filosofo. Ad esempio, se sono chiari i motivi per i quali i Vanini si trovassero a Taurisano, altre questioni non sono chiare, come per esempio l’indicazione di più palazzi quale residenza della stessa famiglia. Nel suo libro, Salvatore Antonio Rocca conferma la residenza della famiglia nell’antico maniero taurisanese in quanto “sovrintendenti” dei feudatari Gattinara-Lignana, il che non escluderebbe l’edificazione di ulteriori strutture. Rocca prende le mosse dalla documentazione sulla palazzina di via Isonzo per proporre la probabile non appartenenza alla famiglia Vanini, nonostante le dotte iscrizioni gioviane sui cornicioni.
Abbiamo incontrato l’Autore e il Prof. Antonio Di Seclì nei giorni scorsi per alcune domande sul libro: