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Il 25 aprile: Celebrazione con sobrietà, ma con una riflessione sulla memoria storica

In occasione della Giornata della Liberazione, la tradizionale celebrazione del 25 aprile a Galatina si è svolta quest’anno in un clima di sobrietà, in rispetto al lutto nazionale per la scomparsa del Santo Padre. L’amministrazione comunale, accompagnata da alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine, ha deposto una corona d’alloro al monumento ai caduti, simbolo del sacrificio di tanti galatinesi che hanno combattuto per la libertà e per la difesa della patria.

Nonostante la ridotta partecipazione, che segna una celebrazione diversa rispetto agli anni passati, il significato del 25 aprile rimane immutato. “Celebrare il 25 aprile con sobrietà”, come raccomandato dal governo, “non ha la stessa valenza”, come evidenziato dai Circoli PD di Galatina e Noha, i quali hanno voluto sottolineare l’importanza di onorare la memoria di chi ha lottato per la libertà con un riconoscimento adeguato alla gravità storica di questa ricorrenza.

Quest’anno, però, la scelta di utilizzare lo spazio tradizionalmente destinato alla commemorazione per ospitare una giostra, ha suscitato più di una riflessione. “Come è possibile che nessuno, prima di autorizzare l’utilizzo di suolo pubblico, si sia posto il problema che quello non fosse lo spazio adatto per una cerimonia così significativa?” è stato uno dei temi sollevati dai Circoli PD, che hanno criticato la mancanza di una visione coerente con il valore simbolico di quel luogo.

In un contesto già segnato da episodi di violenza giovanile, come quello recentemente accaduto a Galatina, i Circoli PD hanno voluto lanciare un appello alla cittadinanza e alle istituzioni: “Onorare i valori democratici negati dal fascismo è fondamentale per la nostra società, per i nostri giovani, spesso distratti e indifferenti. Dobbiamo impegnarci per colmare le lacune storiche, contrastando il revisionismo e aiutando le future generazioni a comprendere il valore della libertà.”

L’articolo sottolinea l’importanza di mantenere viva la memoria storica, affinché i giovani non dimentichino i sacrifici fatti dai partigiani e dai civili che hanno rischiato la vita per liberare l’Italia dal regime fascista. “Gli ideali di chi combatté per la libertà 80 anni fa non si possono ridurre a una giornata di festa, ma devono essere una guida per costruire una società civile e democratica”, hanno concluso i Circoli PD di Galatina e Noha.

Infine, il PD sottolinea che il 25 aprile deve essere visto come un giorno di riflessione sulla libertà e sulla democrazia, ricordando che, come dichiarato dal deputato Vittorio Foa in un famoso dibattito televisivo: “Se avesse vinto lei, io sarei ancora in prigione. Avendo vinto io, lei è senatore della Repubblica e parla qui con me!”

Una riflessione che va oltre la commemorazione, un monito per non dimenticare mai il valore della libertà conquistata con il sangue e con il sacrificio.

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