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15enne disabile picchiato da una baby gang: il sindaco condanna con fermezza 

  • di Antonio Torretti

Un’aggressione brutale, ripresa con un telefonino e pubblicata sui social come se fosse un trofeo. È accaduto mercoledì sera nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Galatina, dove un quindicenne straniero, affetto da diabete e invalido al 100%, è stato aggredito da un gruppo di coetanei. La baby gang, che si autodefinisce “la gang del bosco”, ha colpito il ragazzo con calci, pugni e una cintura usata come frusta. A filmare tutto è stata una ragazza, che nel video si sente pronunciare frasi inquietanti: «Devo riprendere tutto… oggi siamo con la gang del bosco». 

Il ragazzo ha tentato di minimizzare quanto accaduto, ma la madre – dopo aver notato le ferite – ha sporto denuncia. Ricoverato per accertamenti, i medici gli hanno diagnosticato una prognosi di 25 giorni e traumi psicologici. Secondo quanto riferito dalla famiglia, non si tratta del primo episodio di bullismo subito. 

L’episodio ha profondamente scosso la comunità. Il sindaco di Galatina ha espresso parole dure e lucide: “Le immagini turbano la mia coscienza di padre e amministratore. Sono il segnale che il bullismo, la violenza e l’illegalità non possono più essere sottovalutati”. Il primo cittadino parla apertamente di “azione criminale e odiosa” e invita a non sminuire l’accaduto. 

“Non è solo un problema scolastico o adolescenziale – aggiunge – ma un fenomeno trasversale che coinvolge famiglie, scuole, comunità. Il bullo agisce in gruppo e trae forza dal silenzio di chi guarda e non interviene”. Una dinamica collettiva, devastante per le vittime e pericolosa anche per gli autori, che possono sviluppare comportamenti antisociali fino alla microcriminalità. 

Il sindaco propone l’istituzione di un tavolo di lavoro con prefettura, scuole, associazioni, forze dell’ordine, servizi sociali e tribunale dei minori: “Galatina ha gli anticorpi per reagire. È il momento di alzare l’asticella e fare tutti di più. Possiamo e dobbiamo farcela”. 

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