Da sempre la “gita scolastica” alias viaggio d’istruzione è il momento più atteso di un intero anno scolastico. Quali saranno gli itinerari prescelti, le località da visitare, sono le domande ricorrenti che tutti fanno sin dai primi giorni di scuola. Il 16 maggio, i nostri ragazzi e le nostre ragazze delle classi quinte della Scuola Primaria di via Spoleto hanno vissuto una giornata indimenticabile a Taranto.
Entusiasmo, euforia, voglia di divertirsi e di stare bene insieme sono esplosi sin da subito nei due pullman, durante tutto il percorso. Nonostante il vento, che si faceva sentire, la loro avventura tarantina è iniziata alla grande da Piazza Castello, dominata dall’imponente edificio aragonese. Le guide, molto preparate, hanno permesso ai vari gruppi di scoprire le bellezze della città , facendo ammirare subito le uniche due colonne di un tempio dorico risalente al VI secolo a.C. Percorrendo il borgo antico, i vari gruppi sono giunti alla Basilica Cattedrale di San Cataldo, santo patrono della città. Una volta ammirata la facciata esterna, naturalmente ogni guida ha fatto osservare tutti i dettagli presenti, sono entrati all’interno. Cosa è rimasto impresso ai ragazzi? La maestosità della chiesa, i frammenti dei mosaici sul pavimento, gli affreschi e soprattutto il Cappellone di San Cataldo con statue in marmo e la tomba del santo posta all’interno dell’altare , sempre in marmo. Bellissima anche la cripta del santo dove sono presenti alcune parti di affreschi di varie epoche. Dopo un breve spuntino, è iniziata la visita al Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA), uno scrigno di tesori e di testimonianze del passato che raccontano la storia della città e del suo territorio, insomma, il museo ospita la memoria di uomini e donne che hanno vissuto l’Italia meridionale. All’interno del museo, i giovani studenti hanno potuto ammirare reperti archeologici, veri capolavori, come gli Ori di Taranto, la tomba dell’atleta, le Veneri di Parabita, ceramiche e varie sculture dell’antica Magna Grecia. Le guide del museo, con grande entusiasmo e competenza, hanno illustrato le storie affascinanti dietro ogni manufatto, catturando l’attenzione dei piccoli visitatori e suscitando in loro una profonda curiosità per il passato. Dopo la visita al museo, il gruppo si è recato in un ristorante locale per il pranzo. Qui, i piccoli esploratori hanno gustato i piatti offerti, ricaricando le energie dopo una mattinata ricca di emozioni e scoperte. Nel pomeriggio, la comitiva si è spostata verso il porto per una minicrociera in motonave sul Mar Piccolo. Il viaggio in barca ha permesso ai bambini di godere di una vista mozzafiato della costa tarantina, di ammirare scorci sia della città moderna che della città vecchia con i suoi palazzi nobiliari, con il castello aragonese e quant’altro . Sono stati tutti attenti a guardarsi a destra e a sinistra, in base alle informazioni date dalla guida presente in motonave. Durante il tour, sono riusciti a vedere nella vecchia base navale, una nave andata “in pensione” della marina, osservare dei sommergibili che non erano nelle profondità marine, qualcuno ha detto che erano “formidabili”. Non è finita qui, i loro occhi erano puntati verso i ponti della città, dal ponte di pietra, al ponte girevole e per finire il ponte Punta Penna Pizzone (un vero scioglilingua) . Curiosità ha destato la zona destinata agli allevamenti delle famose cozze tarantine, a tal proposito non sono mancati gli apprezzamenti. Nonostante il vento, l’escursione è stata un successo, con momenti di gioia e risate condivise tra compagni e insegnanti. La giornata, dopo il momento di acquisti souvenir tra allegria e soddisfazione, si è conclusa con il ritorno a scuola, portando con sé non solo i ricordi di una splendida avventura, ma anche un arricchimento culturale e personale che resterà con loro per sempre.