– di Antonio Torretti (su L’Edicola del Sud del 23 marzo 2024) –
«Sto bene. Date notizie a tutti. Tuo figlio che sempre ti pensa. Guerino» sono le parole scritte il 26 aprile del 1943 su una cartolina che sarà recapitata dopo 81 anni a Galatina.
Una storia che ha dell’incredibile e che, grazie ai social, avrà il suo lieto fine.
La cartolina è stata messa in vendita su ebay inglese. Qualcuno ha riconosciuto il nome della persona ed ha postato il link al sito nel gruppo facebook “Sei di Galatina se”.
Ed è proprio la figlia di Guerino, Maria Luce Guido, a raccontare l’emozione non appena appresa l’esistenza di questa cartolina, tramite la segnalazione dell’amica Maria Rita.
«La mia amica ha visto il link su internet – racconta Maria Luce – e appena lo ha visto ha capito che si trattava di mio padre, che conosceva benissimo essendo state le famiglie vicine di casa. A quel punto mi ha taggato e, quando ho visto la foto, mi è venuto un colpo al cuore perché ho riconosciuto subito la sua calligrafia, prima ancora di leggere il nome l’indirizzo e la data di nascita».
Il soldato prigioniero di guerra nel campo 308 ad Alessandria d’Egitto, grazie all’intervento della Croce Rossa, aveva avuto la possibilità di scrivere alla madre per rassicurarla sul suo stato di salute.
«La cosa che mi ha colpito di più leggendo le parole – continua Maria Luce – e conoscendo il rapporto speciale che mio padre aveva con mia nonna, che io non ho conosciuto ma di cui porto il nome, è il grande affetto che traspare dal messaggio, essendo lui il più giovane dei fratelli che era rimasto a vivere con lei prima di partire per il servizio militare».
Guerino, che aveva frequentato la quinta elementare, sapeva scrivere ed aveva imparato anche qualche parola d’inglese durante la prigionia. Sua figlia, che ha sempre vissuto vicino al padre, scomparso nel 2001, non riesce a trattenere le lacrime, pensando alle tante storie sulla guerra che lui era solito raccontare.
«Lui parlava in continuazione della guerra perché gli aveva rubato gli anni migliori della gioventù – ricorda Maria Luce – e ce l’aveva a morte con Mussolini. Era ritornato a Galatina all’età di 33 anni e si era sposato subito con mia madre, che era 9 anni più giovane di lui».
Tra qualche giorno, a quasi un secolo da quando è stata scritta, Maria Luce assieme ai fratelli Antonio e Alberto, avrà tra le mani un ulteriore ricordo di papà Guerino di cui nessuno aveva mai sentito parlare e, magari, sarà l’occasione per raccontare ancora quelle storie di guerra ai nipoti, proprio loro che hanno acquistato in sterline il cimelio dal sito inglese, sulla cui foto ora campeggia la parola SOLD (venduto).