– di Paolo Congedo –
Nazario è stato un uomo dello stato. Diligente, capace, emblematico, cortese ma fermo sulle decisioni.
Nazario è stato l’immagine del senso civico e della gentilezza. Ha saputo rappresentare le istituzioni con garbo e semplicità. Senza fronzoli.
Ha saputo farsi amare.
L’incredulità sui social, le frasi di cordoglio e i relativi infiniti post che stanno inondando il web, ne sono la rappresentazione lapalissiana dell’uomo probo e cortese che ha indossato la divisa, con indiscusso senso di appartenenza.
Non ci ha lasciato uno qualunque. No.
Ci ha lasciato un amico a cui chiedere aiuto, avendo la consapevolezza che si sarebbe prestato in tuo favore.
Qualche anno fa, e qualche amministrazione fa, feci presente che gli si poteva tributare un encomio, per il senso civico che lo spingeva tutti i giorni, per anni, a mettere in sicurezza l’uscita dei bambini, dalla scuola dell’obbligo, di Collemeto.
La richiesta cadde nel vuoto.
Probabilmente sbagliai interlocutore.
Oggi rinnovo la richiesta a questa amministrazione, acchè valuti l’operato dell’uomo, del servitore dello stato, che si è messo a disposizione gratuitamente, per anni. In silenzio.
Il signore ti abbia in gloria, Nazario, e che ti ponga dove meriti: fra i giusti.