A margine dell’attività che si stanno svolgendo da mesi ed in particolare in queste ultime settimane a tutela dell’ospedale di Galatina, credo doveroso volgere un invito a tutti coloro che, in questi giorni, si sono dichiarati disponibili ad affiancarsi alla popolazione, a rassicurarne i più fragili con un impegno condiviso.
Chi fa politica conosce bene ruoli e competenze dei vari livelli amministrativi. La politica locale, quella comunale e sovracomunale per intenderci, non ha un potere diretto né indiretto: può essere portavoce e fungere da pungolo. Lo ripeterò fino allo sfinimento: qualsiasi divisione, in questo contesto, costituisce un vulnus pericoloso.
Abbiamo istituito una commissione ad hoc affidandola all’opposizione proprio per dare questo segnale. La Commissione non è uno strumento della maggioranza o della minoranza consiliare ma è uno strumento della città per la città che ha vita autonoma ed è sostenuta con convinzione dall’amministrazione che mi onoro di rappresentare.
Ho letto con gioia ed interesse le dichiarazioni dei consiglieri di minoranza in cui si sono dichiarati disponibili a condurre insieme questa importante battaglia: a loro è rivolto il nostro invito a sensibilizzare, sollecitare, convincere ad affiancarci i loro riferimenti tra i decisori regionali, a partire dall’assessore Alessandro Delli Noci, al Presidente del Consiglio Loredana Capone al Presidente della Giunta Michele Emiliano.
Ad oggi abbiamo avuto al fianco solo l’assessore Sebastiano Leo. È il momento di dimostrare che le parole non sono solo strumento di guerriglia politica sulla pelle dei cittadini e a discapito della loro salute. Galatina non vince e non perde da sola, soprattutto questo non è un tema che possa colorarsi all’interno di un consiglio comunale.
È il tempo della serietà, del senso di responsabilità e della condivisione stessa di queste responsabilità, rispetto alle quali noi non ci siamo mai sottratti.
