– di I.C. Polo 1 –
Si è concluso giovedì 16 marzo il progetto educativo “La sigaretta non ci dona”, organizzato dalla LILT di Lecce e rivolto ad alcune classi seconde dell’Istituto per la prevenzione del tabagismo, con un incontro coi ragazzi, presso l’auditorium della scuola secondaria di Collemeto, alla presenza della Dirigente scolastica Luisa Cascione, dottor Giuseppe Serravezza, responsabile scientifico LILT Lecce e oncologo, Valeria Calabrese, segreteria e coordinamento LILT, Diletta Potì, psicologa, Camilla Palombini, assessore alla pubblica istruzione del comune di Galatina.
Supporto fondamentale è stato il percorso formativo coadiuvato dagli esperti, oncologi, psicologi e biologi, accompagnati da Michele Perrone, volontario LILT di Collemeto, che ha portato la sua testimonianza di impegno civico e sostegno alla missione della Lega contro i tumori sul territorio provinciale.
Attraverso degli incontri e l’organizzazione di diverse tipologie di attività a cura degli esperti (psicologi, biologi nutrizionisti e oncologi) sono stati raccontati a docenti e ragazzi quali sono i danni che provoca il fumo di sigaretta e quali sono i benefici per la salute di una vita senza sigaretta.
Un impegno che si conferma sempre più necessario, anche alla luce degli ultimi dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), secondo cui i fumatori sono in aumento in Italia e sono, purtroppo, sempre più giovani.
Un dato che sconforta e desta preoccupazione, rispetto al quale è urgente e necessario attivare azioni di prevenzione a partire dalle scuole.
Obiettivo principale del progetto è stato, infatti, proprio quello di sensibilizzare e responsabilizzare ragazzi e ragazze rispetto ai danni provocati dalle sigarette, ma anche dai nuovi prodotti cosiddetti “light”, che l’OMS ha già bollato come pericolosi per la Salute, e sui benefici di una vita senza fumo, per far sì che sempre meno giovani accendano la prima sigaretta.
La nostra scuola ha agito, quindi, nella consapevolezza che la vera lotta al cancro debba essere combattuta fuori dagli ospedali, partendo proprio dagli alunni nelle scuole, attraverso incontri, campagne di sensibilizzazione sugli stili di vita e progetti di educazione tra pari e nella consapevolezza che non sia più rinviabile un’azione strategica di prevenzione del fumo tra i giovani, al fine di tutelare la loro Salute.