– di Antonio Torretti (articolo pubblicato su L’Edicola del Sud del 6 agosto 2024) –
L’amministrazione comunale ha recuperato 260mila euro per evitare un ulteriore sovraccarico ai cittadini a seguito degli aumenti del costo gestionale dei rifiuti.
L’aumento dei costi di gestione rispetto al 2023
Nell’ultimo consiglio comunale, nel quale si sono approvate le nuove tariffe Tari, si è stabilito di recuperare dal bilancio le somme necessarie a calmierare l’aumento di 259mila, circa il 10% in più rispetto al 2023.
Il dibattito in aula è stato molto serrato, con scambio di accuse tra l’attuale maggioranza ed i consiglieri di posizione che amministravano in passato.
Le accuse alla precedente amministrazione
«I galatinesi compiono costanti sacrifici – afferma Angelo Sambati, consigliere di maggioranza del movimento Galatina Spazio Aperto – e non era il caso di vessarli con un’ulteriore spesa. Per questo, ritrovato da bilancio comunale una somma importante da destinare soprattutto alle fasce più deboli. Chi ci ha preceduti, ha recuperato somme per un massimo di 50mila euro, mentre noi in meno di due anni abbiamo ricavato una cifra quintuplicata per calmierare l’aumento Tari».
I beneficiari dell’agevolazione sono le fasce più deboli in base all’Isee. Dopo aver verificato i requisiti dal sito del comune o chiamando gli uffici preposti, i soggetti idonei avranno tempo sino al 30 settembre per presentare la domanda.
«Sono i fatti a smentire le falsità di parte dell’opposizione – conclude Sambati – che esercita il proprio ruolo creando allarmismo e diffondendo coscientemente e costantemente menzogne. Abbiamo sottratto fondi da ciò che qualcuno chiama “festini”, mentre in passato i soldi dei cittadini venivano destinati a mostre fotografiche di dubbia utilità».