– di Antonio Torretti (articolo pubblicato su L’Edicola del Sud del 28 luglio 2024) –
Il comune di Galatina è stato condannato dal giudice civile di Lecce per non aver controllato le emissioni sonore della movida nel centro storico durante le ore notturne.
La condanna alla movida
La giudice della prima sezione del Tribunale di Lecce Caterina Stasi, con sentenza del 23 luglio scorso, ha condannato il comune a mettere in atto le misure per controllare e, soprattutto, preservare il contenimento delle emissioni sonore, imponendone il rispetto alle attività ricreative e commerciali, confermando che sussiste per i residenti un “pregiudizio del diritto alla salute, compromesso dal continuo disturbo del sonno e della quiete domestica”.
Le ragioni dei ricorrenti
Tutto è partito dalla denuncia da parte di un residente ed una società in via Garibaldi, che si erano presentati davanti al giudice, per lamentare i rumori e gli schiamazzi che si protraevano la sera oltre l’una di notte tutte le sere, ma soprattutto nei fine settimana.
Ad aggravare questa situazione, che non contente ai richiedenti di poter riposare tranquillamente per l’attività all’esterno, l’arrivo dei tre giorni di festività patronali, con eventi protrattisi sempre fino alle 2 di notte.
La principale accusa rivolta all’amministrazione è che, sollecitata ed allertata dei fatti, non abbia richiesto l’intervento delle forze di polizia, rimanendo in qusto modo inerte alle denunce.
Nessun commento da parte dell’amministrazione che ora potrà presentare reclamo entro 15 giorni, ma che intanto dovrà pagare le spese legali.