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La sfilata equestre “Madonna delle Grazie” a Noha

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Oggi domenica 10 Settembre a partire dalle 8:30 per le vie di Noha si svolgerà la tradizionale sfilata equestre «Madonna delle Grazie» organizzata dal Centro Ippico Sant’Eligio di Noha e patrocinata dal Comune di Galatina.
La sfilata tra cavalli bardati a festa, carretti e carrozze partirà da via Giotto nei pressi del campo sportivo per poi proseguire nel centro abitato e concludersi sempre in via Giotto.
«La promozione del territorio – dichiara Pierluigi Mandorino, consigliere con delega alla frazione di Noha – passa necessariamente dal sostegno e dalla valorizzazione di tutte quelle tradizioni che rendono unico ed esclusivo un territorio. In questo senso Noha, definita anche la città dei cavalli, ha legato da sempre la sua storia alle fiere ed alle sfilate equestri. Numerose, infatti, sono le manifestazioni di questo tipo che si svolgono durante l’anno come numerosi sono i centri ippici presenti sul territorio e che rappresentano la prova tangibile di una tradizione che dura da generazioni e viene tramandata di padre in figlio».
A Noha capita spesso di imbattersi in un carretto trainato da un cavallo per strada o per le viuzze di campagna appena fuori dal centro. Anziani e bambini assieme vivono l’esperienza che resta sempre viva e ribadisce questo forte legame.
L’appuntamento richiama numerosi partecipanti anche dai comuni vicini, che partecipano di anno in anno per far ammirare l’eleganza dei propri cavalli ed anche la bellezza dei carri addobbati per la circostanza. Un momento di festa che coinvolge l’intera frazione e tutti i presenti.
Mandorino conferma quanto la tradizione sia un’occasione di promozione turistica della frazione di Noha, centro di un importante processo di valorizzazione del turismo slow ed esperienziale.
«La nostra Amministrazione – conclude Mandorino – è sempre attenta a sostenere questo tipo di manifestazioni nella convinzione che possano e debbano diventare attrattori turistici, permettendo al contempo di tramandare anche alle generazioni future questo incredibile patrimonio culturale, tradizionale e folkloristico».

Antonio Torretti

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