L’ex sindaco di Galatina Marcello Amante, attuale consigliere di minoranza, esprime le sue perplessità sulla trasparenza e la legittimità dell’operato dell’attuale governo cittadino, a poco più di un anno dal suo insediamento. L’episodio che offre lo spunto per la riflessione è rappresentato dalla gestione delle tariffe di accesso ai bagni pubblici in città.
«Da qualche settimana – esordisce Amante – dopo una pur apprezzabile ristrutturazione, per accedere è necessario il pagamento di un corrispettivo tramite gettoniera che, a quanto mi risulta, non è dotata di un contatore automatico. Ora è necessario che io e voi iniziamo a porci qualche domanda perché sono le domande che chiariscono le questioni ombrose e qui, più che di ombra, parlerei di buio pesto. Cominciamo: chi ha definito le tariffe di accesso ai bagni pubblici? Chi è deputato a gestire gli incassi? Quali sistemi di controllo sono stati posti in essere per la misurazione degli incassi? Non esistendo, ad oggi, alcun atto deliberato in tal senso, queste domande all’apparenza banali, rimangono ovviamente senza risposta».
L’ex primo cittadino si sofferma sull’opportunità di introdurre un ulteriore balzello a carico di cittadini e turisti per usufruire di un servizio pubblico, ma soprattutto si chiede, chi abbia deciso quanto debba costare l’accesso a un bagno pubblico e secondo quali criteri, chi sia deputato al ritiro dei soldi e a che titolo, che riscontro vi sia sull’incassato ed a chi sia demandato il controllo.
«Al di là del caso specifico, presumo si parli di poche centinaia di euro, quel che preoccupa – specifica il consigliere – è il modo di operare, così come preoccupante è che nessuno si sia posto per tempo il problema, quanto agli uffici preposti nutro dubbi che ne fossero stati tempestivamente messi a conoscenza».
Le perplessità sollevate dall’ex sindaco riguardano l’intera attività dell’amministrazione, impegnata – a suo giudizio – non a tutelare gli interessi della città bensì a «premiare» ex candidati e sostenitori dell’ultima campagna elettorale, con incarichi o agevolazioni e per questo si rivolge direttamente al sindaco Vergine, che detiene l’incarico al bilancio, auspicando una sua risposta ai dubbi sollevati.
«L’augurio che faccio alla città – conclude Amante – è che questa amministrazione cambi passo riportando la macchina amministrativa nel solco di trasparenza e legittimità che solo gli atti possono dare quando si gestisce la cosa pubblica e non la propria azienda».
Al momento non vi sono ancora dichiarazioni da parte della maggioranza sulla vicenda.
Antonio Torretti