Rosario Coluccia, professore emerito dell’Università del Salento, è stato eletto nei giorni scorsi nel consiglio direttivo dell’Accademia della Crusca, uno dei principali punti di riferimento per le ricerche sulla lingua italiana in Italia e nel mondo.
«Dal punto di vista professionale – dichiara il professore – sono molto contento della nomina, risultato di un impegno più che decennale all’interno dell’accademia, per il quale, oltre alle attività ordinarie, seguo due progetti: la rivista di Studi di grammatica italiana da gennaio 2022, una delle tre riviste storiche dell’accademia, ed il Vocabolario dantesco».
Rosario Coluccia, socio dell’accademia dal 2003, accademico ordinario dal 2011, professore emerito per aver insegnato per oltre vent’anni fino al 2016 linguistica italiana come ordinario nell’ateneo salentino, si occupa storia di linguistica medievale e rinascimentale, di lessicografia, di testi antichi e di italiano contemporaneo. Dopo Zingarelli, autore del noto dizionario, è stato il secondo linguista pugliese a diventare accademico della Crusca.
Lo abbiamo intervistato ieri sera e sono davvero molti gli spunti di riflessione, non solo sulla nostra amata lingua italiana.